Salute

Salute: vitamina C alleata da 80 anni, così arrivò in Italia

Fulvio Bracco se ne innamorò in Germania ascoltando lo scopritore, l'ungherese Albert Szent-Györgyi, destinato al Nobel. Dopo quel fatidico incontro, ricorda oggi la figlia Diana, presidente e Ad del Gruppo, "la Merck e la Roche hanno iniziato la produzione di vitamina C e la Bracco ha portato il prodotto in Italia"

Milano, 21 nov. (AdnKronos Salute) - Una scoperta da Nobel e una lunga storia che attraversa gli oceani e approda anche in Italia per intrecciarsi con il destino di un'impresa lombarda. E' tutto questo la vitamina C: la sua versione 'made in Italy' festeggia i suoi primi 80 anni a Milano e guarda al futuro. Ma per capire come è arrivata nel Belpaese bisogna fare tappa in Germania, alla Merck di Darmstadt. Qui lo scopritore stesso della vitamina C, l'ungherese Albert Szent-Györgyi, premiato con il Nobel per la Medicina nel 1937, la presentò per la prima volta. Seduto a un tavolino in disparte c'era un giovane Fulvio Bracco, laureando in Chimica all'università di Pavia. Passava le sue estati lì, da apprendista, per imparare i cicli della produzione di una grande industria chimico-farmaceutica. Ed era lì mentre si consumava "l'anteprima europea della vitamina C".

"Loro discutevano - racconta nel suo libro di memorie 'Da Neresine a Milano' - e io ascoltavo. Szent-Györgyi era riuscito negli Stati Uniti a ottenere la vitamina C estraendola dalle piante e poi a sintetizzarla chimicamente, rendendola idonea alla produzione. Si vedeva che era un prodotto che poteva essere portato nel campo medico umano con grandi risultati. Ecco, la vitamina C è partita così". E così è sbarcata in Italia. "Dopo quel fatidico incontro - ricorda oggi la figlia Diana Bracco, presidente e Ad del Gruppo, volto moderno dell'azienda fondata dal nonno Elio, esule istriano stabilitosi a Milano - la Merck e la Roche hanno iniziato la produzione di vitamina C e la Bracco ha portato il prodotto in Italia". Era il 1934.

Oggi il brand Cebion spegne 80 candeline (c'è anche una vera torta celebrativa) e viene festeggiato con un convegno scientifico. Una serie di pannelli, nella sala del Museo nazionale della scienza e della tecnologia 'Leonardo Da Vinci', ripercorre le sue evoluzioni nei decenni trascorsi fino a oggi.

Istantanee della vitamina C, protagonista anche in vesti artistiche nei ritratti del fotografo Spike Walker. Sugli schermi passano i volti di chi ne ha scritto la storia. Con Szent-Györgyi anche il britannico Walter Norman Haworth, che per aver scoperto la formula di struttura della vitamina C (o acido ascorbico) e realizzato per primo la sintesi, vinse il Nobel per la Chimica. Nel revival c'è spazio anche per gli odori: "Una mia storica collaboratrice - racconta Diana Bracco - mi ha raccontato che quando passava il ponte sul Lambro sentiva il profumo della vitamina C.

Immagino di sì, perché lì c'era tutto il grande edificio del confezionamento e immagino si sentisse questo profumo di arancia".

21 novembre 2014 ADNKronos
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