Milano, 21 nov. (AdnKronos Salute) - Passato, presente e futuro. La vitamina C all'italiana, targata Bracco, festeggia i suoi 80 anni anche con i giovani. Non solo i due concerti con le cantanti Malika Ayane e Noemi che si sono tenuti a Milano e a Roma (incasso devoluto alla Fondazione Francesca Rava), ma anche un'iniziativa che tende una mano alle nuove generazioni. Proprio oggi si apre un bando per l'assegnazione di 5 premi di laurea alle tesi in Farmacia e in Chimica e tecnologie farmaceutiche più meritevoli, volte ad approfondire il ruolo preventivo della supplementazione con la vitamina C anche in associazione con altri micronutrienti.
L'iniziativa promossa dalla Fondazione Bracco nel solco del progetto Diventerò, in collaborazione con la Fenagifar (Federazione nazionale associazioni giovani farmacisti) e con il patrocinio della Fofi (Federazione Ordini farmacisti italiani), è stata annunciata oggi a Milano durante il convegno scientifico e l'evento celebrativo dedicato alla vitamina C (con tanto di scatola da collezione 'limited edition' con le immagini d'epoca tratte dall'archivio storico Bracco). In tutto 15 mila euro verranno assegnate ai 5 vincitori (3 mila euro a tesi).
"Le tesi verranno selezionate da una giuria mista, quindi con massima trasparenza - spiega Diana Bracco, presidente e Ad del gruppo Bracco - Ci teniamo molto a dare un aiuto ai giovani. Vediamo che c'è la necessità per i ragazzi che si laureano di avere un contributo per rendersi indipendenti, in attesa e parallelamente alla ricerca di un posto di lavoro. E lo facciamo molto volentieri".
Oggi le persone, ricorda il senatore Andrea Mandelli, presidente della Fofi, "vogliono star bene e non solo guarire da malattie. E il farmacista diventa sempre più un consulente. Per la vitamina C l'idea è di puntare sul futuro. Oggi i giovani attraversano un momento drammatico, dopo 5 anni di studi le prospettive di lavoro non sono rosee. Non devono perdere la speranza".
Lo stesso logo creato per gli 80 anni della vitamina C parla ai giovani, spiega Pino Rozzi, creativo che ha lavorato al marchio celebrativo ('Da 80 anni teniamo fede allo stesso principio. La vitamina C'): "Penso a una 'generazione C', effervescente, piena di vita e speranze. Ragazzi che pensano digitale, ma tengono salde le loro radici nella tradizione se è vero che il 52% sogna di essere un buon padre e il 30% un compagno con cui vivere, mentre solo l'1% vuole diventare famoso. I giovani 'millennials', i nati dall''82 al 2001, hanno smania di condividere e la coerenza di restare radicati. Come la vitamina C lo è stata per 80 anni".