Elementi nati da esplosioni stellari trovati in una nube cosmica di 13 miliardi di anni fa: un'epoca in cui, in teoria, le stelle iniziavano a nascere, non a morire.
Una cometa dall'orbita inusuale potrebbe provenire dall'esterno del Sistema Solare. Diversamente da Oumuamua, può essere all'inizio di un viaggio nel nostro vicinato spaziale.
I satelliti della flotta di SpaceX, che porteranno Internet ultraveloce in tutto il Pianeta, preoccupano gli astronomi: sono "troppo" visibili! Ecco come osservarli.
Del visitatore interstellare non conosciamo le origini, ma forse intuiamo il destino: potrebbe servire da nucleo di accrescimento per i pianeti di domani.
Un'esperienza in realtà aumentata sviluppata dagli scienziati in collaborazione con Google ripercorre 13,8 miliardi di storia dell'Universo in 7 minuti.
Il telescopio spaziale ha puntato lo sguardo su uno dei più distanti oggetti celesti visibili ad occhio nudo, catturando, in un'immagine composita, dai 10 ai 15 milioni di astri.
Le osservazioni con il satellite GAIA hanno confermato un'ipotesi di 50 anni fa: i nuclei delle nane bianche cristallizzano, in un processo che interesserà anche il Sole tra 10 miliardi di anni.
Una nebulosa che avvolge una stella variabile: il soggetto della tradizionale foto di fine anno del telescopio della NASA è una cartolina di auguri da 6.500 anni luce di distanza.
Ricostruito, a partire dalle immagini dell'atmosfera solare ricavate dal satellite dell'ESA, l'aspetto di una regione della nostra stella mai fotografata direttamente.
Lo scudo che ci protegge da raggi cosmici e radiazioni solari era, un tempo, generato da oceani di magma liquido: vale anche per alcune super Terre, protette dall'azione sterilizzatrice delle loro stelle.
Antlia 2 si estende quanto la Grande Nube di Magellano, ed è 10 mila volte meno luminosa: finora era passata inosservata, ma non è sfuggita al satellite dell'ESA Gaia.
Stelle, croci, scudi, soli, lune: sono i simboli che troviamo più di frequente sulle bandiere nazionali. Ma in ogni vessillo hanno un significato diverso.
L'esperimento nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso ha dettagliato con una precisione senza precedenti i meccanismi di produzione energetica che alimentano il nostro astro.