Allenarsi al mattino, prima di fare colazione, migliora la risposta dell'organismo all'insulina e raddoppia la quantità di grassi bruciati (ma non quella di peso perso).
Lo sviluppo economico non riduce la carenza di cibo in molti Paesi del mondo: 820 milioni di persone non hanno di che vivere, mentre avanzano obesità e insicurezza alimentare.
Se siete inclini all’obesità e volete perdere peso, datevi al jogging e state alla larga dall’acqua fredda: questo emergerebbe da una ricerca taiwanese. Ma ci sono scienziati che la pensano diversamente.
C'è forse una correlazione fra la tendenza all'obesità e la preferenza per ritmi notturni in bambini e adolescenti con l'ADHD, la sindrome da deficit di attenzione e iperattività.
Una nuova struttura dello zucchero promette uno scioglimento più rapido e una più intensa sensazione gustativa. Così si riduce la quantità aggiunta in snack e merendine.
L'assunzione di cibi ultra-processati è legata all'obesità: uno studio lo conferma, ma la scarsità di dettagli nei protocolli utilizzati ha suscitato perplessità.
La tendenza al sovrappeso cresce più velocemente nelle aree rurali di quanto non faccia in città, a differenza di quanto accadeva 35 anni fa. Che cosa è cambiato?
Una dieta ricca di dolci attenua la sensibilità a questo sapore, incoraggiando l'eccesso di cibo e l'aumento di peso: vale per i moscerini della frutta e potrebbe valere anche per l'uomo.
Uno studio suggerisce una possibile associazione tra obesità e diminuzione del volume cerebrale, anche se non chiarisce quale dei due elementi venga prima, né quali siano le conseguenze.
Basta pensare di essere geneticamente predisposti a sviluppare un dato tratto fisico per cambiare il modo in cui si risponde a una dieta o all'esercizio fisico: una inaspettata forma di effetto placebo.
L'essere gravemente sovrappeso è tra i principali fattori di rischio per lo sviluppo di tumori, e allo stesso tempo sembra rendere più efficaci alcuni tipi di immunoterapia. Come è possibile?
Fertilità in calo, diminuzione della mortalità in stallo e la prevalenza di malattie croniche, epidemie e violenza come cause primarie di cattiva salute: il polso del "paziente Uomo" su The Lancet.