Gli accumuli di proteine neurotossiche tipici della malattia non conducono in tutti i pazienti a declino cognitivo. Uno studio sui punti di contatto tra neuroni (sinapsi) ha forse trovato indizi sul perché.
Una nuova tecnica di studio cellulare ha permesso di individuare un difetto di produzione energetica nei neuroni anziani, forse implicato nell'insorgere di demenze e altre malattie neurologiche.
Tra delusioni e speranze, la ricerca sulle demenze è a un punto di svolta: le aziende farmaceutiche rinunciano a cercare nuovi farmaci, mentre gli istituti di ricerca provano nuove strade.
Un caso su tre di decadimento cognitivo legato all'età si può prevenire con lo stile di vita, già a partire dall'infanzia: ecco comportamenti e misure che possiamo adottare già da ora.
La molecola aveva dato buone speranze nei trial precedenti, ma si è rivelata in efficace nella più importante sperimentazione sui malati. Colpa del medicinale, o dell'obiettivo sbagliato?