Individuata una nuova variante genetica che favorisce dormite brevi e ristoratrici, senza conseguenze negative per la salute. Si pensa sia emersa in un passato evolutivo recente.
C'è forse una correlazione fra la tendenza all'obesità e la preferenza per ritmi notturni in bambini e adolescenti con l'ADHD, la sindrome da deficit di attenzione e iperattività.
Un'osservazione molto dettagliata dei moscerini della frutta sembra mettere in dubbio la convinzione che il cervello abbia la necessità biologica di dormire. La nebbia sul ruolo del sonno è ancora fitta.
Nei topi, una famiglia di proteine accumula marcatori mano a mano che trascorrono le ore di veglia. Una buona dormita li azzera, riportando il tutto alla situazione di partenza.
C'è una correlazione tra l'abitudine di andare a letto tardi la sera e alcune complicazioni per la salute: imporsi ritmi diversi da quelli che il corpo richiede alla lunga danneggia l'organismo.
Eccitazione sessuale-sonno: 1 a 0. La presenza di una femmina cancella nelle drosofile il bisogno di recuperare le ore di sonno perse. Una scoperta che chiarisce alcuni aspetti sulla necessità animale di dormire.
Individuate le aree del genoma responsabili della tendenza a essere più attivi nelle prime ore del mattino. Le "allodole" sembrano godere anche di maggiore salute.
Il lunedì è una pessima giornata infinita, lo dice anche la scienza: ci sono parecchi buoni motivi per cui molti vorrebbero passare, dalla domenica, direttamente al martedì. Eccone 6.
Uno studio sulle abitudini sonno-veglia di popolazioni lontane dagli agi della modernità demolisce alcuni diffusi luoghi comuni su insonnia e stile di vita.
La lunghezza d'onda della luce all'alba e al tramonto (e non solo la sua intensità) sarebbe determinante per il corretto funzionamento dei bioritmi animali.
Chi è costretto a lavorare a lungo su turni a rotazione mostra un cervello più vecchio di 6,5 anni. Le cause? L'interruzione dei ritmi circadiani e la mancanza di sonno.
Qual è l'ora in cui rendiamo al massimo sul lavoro? E quella più adatta per fare sport? Un viaggio lungo 24 ore alla scoperta del nostro orologio biologico.