di Luca Busani
Microsoft porge la mano e i pirati si prendono l’intero braccio: gli hacker, sfruttando una falla del sistema, sono riusciti ad attivare licenze complete di Windows 8 invece di scaricare semplici aggiornamenti alla versione con Media Center integrato.
"E se dietro a questa falla ci fosse la stessa Microsoft in cerca di pubblicità?"
Un regalo gradito - Ogni anno è la stessa storia: un nuovo sistema operativo non fa in tempo a venire alla luce che i pirati informatici sono già all’opera per crackarlo, nella maggior parte dei casi con successo. Le software house sono sempre costrette a correre ai ripari, rilasciando patch e aggiornamenti, per sistemare le falle che vengono utilizzate per scopi illeciti. E pensare che questa volta Microsoft è stata anche particolarmente generosa, decidendo di regalare l’aggiornamento Media Center Pack a chi acquista una licenza di Windows 8 Professional entro il 31 gennaio 2013.
Troppo generoso - Il gigante di Redmond, alla fine, ha pagato a caro prezzo questo suo impeto di generosità, perché gli hacker si sono subito resi conto che il sistema che inviava le licenze omaggio per l’update non verificava la genuinità dell’installazione preesistente di Windows 8. In questo modo, era sufficiente scaricare la versione dimostrativa del sistema operativo, registrarla con qualche espediente, inoltrare la richiesta di aggiornamento gratuito e inserire il codice così ricevuto da Microsoft, per ottenere una nuova licenza regolare a tutti gli effetti.
La prova del 9, anzi dell’8 - Sembra tutto fin troppo semplice, eppure è andata proprio così: se non ci credi, prova a chiedere agli esperti della nota rivista online The Verge che hanno provveduto a mettere in pratica i suggerimenti di un pirata russo - che, in buona sintesi, spiegava sul suo sito le stesse cose che abbiamo riportato sopra - e si sono ritrovati con una copia regolare di Windows 8, senza averla pagata neppure un centesimo.
Denunciamo il misfatto - Da bravi giornalisti, si sono sentiti in dovere di denunciare il fatto, per informare Microsoft del rischio - soprattutto economico - che stava correndo. Anche noi, dal canto nostro, ci limitiamo a riportare la notizia, senza fornire alcun suggerimento sulle tecniche per la registrazione della copia iniziale di Windows 8. Certo è che, a differenza di un “classico” crack, questa procedura renderà quasi impossibile l’individuazione e l’eliminazione delle licenze ottenute irregolarmente.
Non c’è pericolo - Un ulteriore dettaglio da non trascurare è che, una volta tanto, un processo illegale non espone ad alcun rischio “virale” chi lo mette in pratica: la procedura non richiede file eseguibili di dubbia provenienza e gli antivirus non possono intervenire in alcun modo, perché in realtà il pericolo non sussiste.
Tantissimi utenti - anche non particolarmente competenti - si sentiranno, per questo motivo, incoraggiati quantomeno a provare e la situazione potrebbe diventare quasi incontrollabile.
Pezza in arrivo - Ora spetta a Microsoft metterci una pezza, rilasciando quanto prima un aggiornamento obbligatorio per tutti gli utenti di Windows 8, oppure andando a modificare il sito che raccoglie le richieste di update. Certo, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca: e se dietro a tutto questo ci fosse la stessa Microsoft, in cerca di pubblicità “no cost”? Inoltre, chissà quanti di questi pirati da strapazzo accetterebbero di pagare una licenza regolare, pur di non essere costretti a formattare il computer. (sp)
E "NOW NOW" uno spot di Windows 8!