Raspberry Pi è un microcomputer inglese che costa solo 35 dollari. È in commercio da poco più di 24 ore e già è diventato un oggetto di culto.
“È perfetto a scuola, ma non sfigura neppure come media center low cost ”
Un nobile intento - Ci sono voluti oltre 5 anni per poterlo vedere finalmente all’opera, ma ne è valsa davvero la pena. La Raspberry Pi Foundation è nata a Caldecote nel lontano 2006, con l’intento di - citiamo lo statuto - «promuovere lo studio dell'informatica e di argomenti correlati, soprattutto a livello scolastico, e di riportare uno spirito di divertimento nell'apprendimento del computer». Da allora, è stato un susseguirsi di progetti e test - di cui ti avevamo già parlato in passato - che quest’anno ha portato alla nascita dei primi due modelli commerciali.
Il modello B - Da ieri, mercoledì 29 febbraio, nelle principali catene di elettronica del Regno Unito è possibile acquistare il Raspberry Pi modello B alla modica cifra di 22 sterline, un PC perfettamente funzionante, costituito semplicemente da una scheda madre con un chip che riunisce un processore ARM11 a 700 MHz, un acceleratore grafico VideoCore IV e 256 MB di memoria SDRAM. Dispone, tra l’altro, di un’uscita HDMI per poterlo collegare a qualsiasi monitor o TV di ultima generazione, un paio di porte USB 2.0, una scheda di rete e un lettore di memory card di tipo SD.
Ma come funziona? - All’utente finale spetta il compito di completare il PC, con tutte le periferiche necessarie per il suo funzionamento e, soprattutto, con il sistema operativo. La fondazione consiglia di installare una qualsiasi versione di Linux o di RISC OS, entrambi gratuiti e testati con successo nel modello in questione. Giusto per farti un’idea, un Raspberry Pi modello B configurato correttamente regge il confronto in termini prestazionali sia con il più blasonato iPhone 4S, ma anche con tutti quei dispositivi che utilizzano una CPU Tegra 2 di Nvidia.
Altri modelli in arrivo - Entro qualche mese, verrà distribuito anche il modello A, che si differenzierà dal B soltanto per l’assenza della scheda di rete e per il quantitativo di memoria dimezzato - monterà solo 128 MB - e costerà appena 25 dollari. Successivamente, arriverà una sorta di bundle, che comprenderà il modello B, insieme a mouse e tastiera wireless, una memory card SD con una distribuzione Linux preinstallata, un adattatore Wi-Fi e un alimentatore Micro USB.. . già, perché si alimenta come un comune cellulare.
Il tutto a meno di 80 dollari.
Media center low cost - Considerato il prezzo di vendita, non esiste istituto scolastico in Europa che non possa permettersi i computer Raspberry Pi, sia per gli uffici che per i laboratori degli studenti. PC con questo potenziale, inoltre, possono tranquillamente approdare nei salotti delle nostre case, magari sotto forma di media center low cost. E, viste le file davanti ai negozi che li espongono, è evidente che non siamo gli unici a pensarla così. (sp)
Luca Busani
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SuJacktech.it trovile immagini delle novità del Mobile World Congress 2012:
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