Nel bene e nel male sono sempre più spesso al centro degli eventi di cronaca che riempono le pagine dei quotidiani: stiamo parlando dei sistemi di videosorveglianza, che talvolta risultano decisivi con il loro contributo per sventare attentati come quello di Times Square dello scorso mese, mentre altre volte si fanno rimpiangere perché non adeguatamente utilizzati o malfunzionanti, come è accaduto nel recentissimo caso del rapimento di un neonato presso l’ospedale di Nocera Inferiore.
La loro diffusione è comunque in forte crescita e sono ormai onnipresenti, immortalando ore ed ore di banali vite quotidiane ed eventi assolutamente innocui: per le forze dell’ordine diventa, quindi, un lavoro estremamente difficile e noioso analizzare questo imponente quantitativo di filmati per isolare i pochi istanti davvero rilevanti. In loro soccorso è ora giunta l’Università Ebraica di Gerusalemme, che ha sostenuto lo sviluppo di un software in grado di generare una sinossi di pochi minuti da un'intera giornata di videosorveglianza e per questo motivo il professor Shlomo Peleg, l’ideatore di tutto questo, riceverà oggi il Kaye Innovation Award, un importantissimo riconoscimento accademico. Il funzionamento di questo programma è essenzialmente semplice: accantona gli sfondi delle riprese, che risultano ovviamente statici ed immutabili, e si concentra sui soli oggetti in movimento, scegliendo per ognuno di essi un fotogramma che lo rappresenti e generando infine una sorta di slideshow che in un tempo ragionevolmente breve riesca a riassumere più video di lunghissima durata. Intuendo il potenziale commerciale di questo software, è stata appositamente creata unastartupchiamata BriefCam Ltd., che ha già provveduto a registrarlo quasi un mese fa.
Siamo certi che questo programma farà la gioia di milioni di addetti alla sorveglianza in tutto il mondo! In effetti, anche la scienza lo conferma: un essere umano non è in grado di seguire attentamente lo stesso video per più di venti minuti; prova ne sono i filmini delle vacanze girati dagli amici… chi riesce a vederne uno, senza dover reprimere neppure uno sbadiglio? Sarebbe decisamente meglio un breve album di una ventina di fotografie.