Trucchi & consigli - Dieci trucchi per ritratti indimenticabili
C’è sempre un CMOS Sony dietro a ogni fotocamera che si rispetti. Tutti i fotoamatori ormai lo sanno. Suscita, quindi, grande interesse la notizia che il marchio giapponese ha sviluppato un nuovo sensore dalle performance senza precedenti.
“Tutti gli elementi del CMOS lavorano all'unisono per aumentare le prestazioni”
Piccolo grande sensore - I laboratori Sony hanno, infatti, messo a punto un nuovo tipo di sensore CMOS dove il reticolato dei pixel, il sistema di retroilluminazione e i circuiti che elaborano l’immagine finale lavorano a stretto contatto, senza substrati che li separino. È un sensore che presenta due innegabili vantaggi: le dimensioni dell’intero sistema vengono sensibilmente ridotte, mentre la qualità degli scatti aumenta di pari passo.
Meno energia - A essere precisi, questa collaborazione “a braccetto” comporta altri effetti positivi: il rumore elettronico causato dalla componentistica viene quasi annullato e diventa così possibile scattare foto perfette in un batter d’occhio, perfino in condizioni di scarsa illuminazione. Questa minor complessità, inoltre, si traduce in un minor consumo energetico e in un conseguente aumento dell’autonomia dei prodotti che lo utilizzeranno. Insomma, le fotocamere e gli smartphone in arrivo nei prossimi mesi.
Più sensibile - Sony ha anche presentato un nuovo sistema di codifica dell’immagine chiamato RGBW Coding , che adotta - per la prima volta nella storia della fotografia digitale - un quarto sub-pixel bianco, accanto ai classici tre blu, verde e rosso. Questa nuova tecnologia, a sua volta, accentuerà ulteriormente la sensibilità del sensore CMOS, soprattutto quando viene meno la luce, e permetterà di girare filmati in HDR senza dover ricorrere ad artifici.
Brevetto 'smart' - Tecnicismi a parte, grazie a queste due importanti innovazioni, il marchio giapponese potrà produrre fotocamere e smartphone sempre più leggeri e sottili, senza rinunciare a foto e video di ottima qualità. In casi come questi, il brevetto è d’obbligo, ma non bisogna essere neppure troppo “egoisti”: vedrete che la concorrenza farà la fila per poter installare i nuovi sensori CMOS Sony e chissà che non finiscano anche all’interno del futuro iPhone 5. (sp)
Luca Busani
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