Tecno-prodotti

Siri e Mountain Lion. Matrimonio impossibile?

Tante novità, ma non Siri. Perché?

Apple Siri, l’assistente vocale tuttofare dell’iPhone 4S, è appena nato eppure tutti lo vogliono: su smartphone, tablet e perfino al servizio delle TV. Mountain Lion OS X, la prossima versione del sistema operativo dell’azienda di Cupertino, però lo snobba. Perché?

“Senza GPS né 3G, Siri non sarebbe più lo stesso: meglio aspettare...”

Assenza giustificata - Mountain Lion, nome in codice della versione 10.8 di OS X, è atteso entro la prossima estate. Sono tante le novità che porterà con sé, a partire dal nome, che abbandonerà definitivamente il “suffisso” Mac, e dall’interfaccia, che si avvicinerà ancor di più a iOS 5. Proprio per questa evidente somiglianza, tanti scommettevano su un possibile esordio di Siri su iMac e MacBook, ma così non è stato. In realtà, la scelta di Apple è ampiamente giustificata, sotto tutti i punti di vista.

Un microfono non basta - Siri, innanzitutto, utilizza un doppio microfono - presente solo nell’iPhone 4S - che consente di distinguere tra rumore ambientale e voce dell’utente e che normalmente viene posizionato a breve distanza da chi parla. I computer, al contrario, dispongono di un unico microfono che viene tenuto di solito a debita distanza da chi lo usa. L’unica soluzione possibile per ovviare a questa limitazione sarebbe l’aggiunta di un ulteriore headset esterno, ma si tratterebbe di un ripiego e, per giusta, neanche molto elegante.

GPS d’obbligo - L’assistente vocale di Apple, com’è noto, fa largo uso del sistema di posizionamento globale per poter funzionare in modo da ottimizzare i risultati delle sue ricerche in base a dove si trova l’utente. Nessuno dei PC realizzati da Cupertino integra un’antenna GPS e, qualora volessimo utilizzare le informazioni ricavate dalle triangolazioni tra punti d’accesso Wi-Fi e celle mobili, non potremmo mai raggiungere una precisione soddisfacente, visto che questi dati hanno un’approssimazione di oltre 50 metri. E non parliamo di quanti continuano a usare esclusivamente connessioni via cavo.

Voglia di comunicare- Siri necessita, inoltre, di una connessione dati costantemente attiva, per poter comunicare con i server di riferimento. Un requisito non è sempre possibile in un computer, a meno che non venga aggiunto un modulo 3G - o addirittura 4G - e non si attivi un piano tariffario senza limiti. Chi usa abitualmente un portatile sa bene che spesso la scelta ricade sugli abbonamenti a consumo, perché spesso il portatile viene acceso soltanto per consultare documenti offline e non occorre collegarsi in Internet.

Davvero necessario? - La tecnologia alla base di Siri è utile solo in certi contesti, ovvero quando le mani sono impegnate e dobbiamo comunque interagire con il nostro smartphone. Si tratta di una casistica molto limitata, riconducibile perlopiù a quando si guida l’auto, oppure si lavora in ufficio. Il computer viene impiegato in contesti completamente differenti. In macchina, per esempio, nessuno lo sistema sul sedile del passeggero o, peggio, sul cruscotto. Diventa, invece, indispensabile in luoghi dove una parola di troppo può perfino disturbare come, per esempio, in biblioteca.

Meglio una tastiera - E poi, visto che abbiamo a nostra disposizione una comoda tastiera fisica, perché non utilizzarla per le ricerche? Digitare una chiave di ricerca in Google richiede solo pochi istanti e i risultati sono sempre esaustivi. Nel caso di Siri, invece, occorre avviare l’applicativo, attendere che “capisca” la nostra domanda e, infine, ascoltare la risposta, che non è detto che sia quella che ci aspettavamo.

Oggi no, domani chissà- Ci sarebbe anche una questione piuttosto complessa, legata all’hardware integrato nel processore dell’iPhone 4S e assente nei processori sviluppati da Intel: una lacuna che potrebbe rendere molto meno soddisfacente l’esperienza offerta da Siri. Non bisogna, però, disperare: Mountain Lion non avrà l’assistente vocale, ma questo non significa che in futuro Apple non decida di portare questa tecnologia nei suoi computer. Nell’arco d’un paio d’anni, tutto potrebbe cambiare e proprio Siri potrebbe diventare una delle feature di spicco di un eventuale e avveniristico OSXI. (sp)

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21 febbraio 2012
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