› HDR Camera
› Categoria: Foto e video
› Prezzo: Gratis (08/01/2013)
› Lingua: italiano
› Sviluppatore: Almalence
› Android: 2.2 o successivo
di Luca Busani
Android, rispetto a iOS, soffre di una piccola lacuna: non permette di scattare in modo nativo foto HDR (High Dynamic Range), una delle tecniche fotografiche più in voga del momento. Ma niente paura: HDR Camera non vi farà rimpiangere l’ultimo iPhone.
Per chi ancora non conoscesse la tecnica fotografica dell’HDR, te la riassumo in poche parole: scatti tre o più foto con un’esposizione diversa che, grazie a una serie di algoritmi in fase di post produzione, vengono unite in un’unica immagine con un intervallo di valori di luminosità molto più ampio del normale. Insomma, è uno stratagemma che ti regala foto dai colori super vivaci e dagli effetti di luce altrimenti impossibili.
L’applicazione HDR Camera fa tutto in automatico, senza che tu muova un solo dito… se non per immortalare il momento e scegliere l’intensità dell’effetto. Tra le tante opzioni, c'è infatti la possibilità di impostare la vivacità del colore, il micro-contrasto dei dettagli, l’esposizione dell’inquadratura e altri parametri che permettono di personalizzare lo scatto fin nei minimi dettagli. Se desideri un risultato quasi surreale, sei libero di settare tutto al massimo, mentre i più pignoli potranno forzare la messa a fuoco per ogni scatto.
HDR Camera è, ovviamente, corredata da tutte quelle funzioni che non possono mancare in un’applicazione di questo tipo: c’è il geotagging per i dispositivi dotati d’antenna GPS, lo stabilizzatore e la gestione del flash per i modelli compatibili. È anche possibile scegliere tra diversi formati e risoluzioni per le foto oltre a “zittire” l’otturatore, per scattare in gran segreto. Un’ulteriore raffinatezza è rappresentata dall’opzione per il salvataggio dei singoli scatti separati, in modo tale che tu possa completamente rielaborare l’immagine in un secondo tempo.
HDR Camera, insomma, è un’ottima app a cui manca solo la funzione per zoomare durante lo scatto. Negli smartphone, d’altra parte, si tratta sempre e comunque di una dilatazione dell’immagine registrata dal sensore, senza alcun intervento di tipo ottico e i risultati spesso lasciano a desiderare. Non c’è neppure la possibilità di girare video usando questa tecnica, ma se sei interessato a riprese davvero al limite del reale, ti consigliamo di mettere da parte il telefonino e affidarti piuttosto a “mostri sacri” della fotografia digitale, come la nuova Nikon D800. (sp)