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Oltre 6 milioni di esemplari venduti in tutto il mondo e circa 200 mila pezzi che scorazzano, spolverano e lucidano i pavimenti delle case italiane. Un buon risultato per Roomba - il robot aspirapolvere - lanciato sul mercato statunitense nel lontano 2002 e importato a distanza di due anni in Italia da piccoli rivenditori privati con l'occhio lungo per gli affari. E Jack ha provato in anteprima il nuovissimo modello top di gamma 770.
“Roomba 770 ha un'autonomia di lavoro superiore del 50% rispetto ai suoi antenati”
Robot pacifico - La prima volta che abbiamo visto Roomba in azione abbiamo pensato tutti: «Per un’azienda il cui core business è lo sviluppo di robot da guerra in dotazione alle forze armate statunitensi, cosa vuoi che sia la creazione di un robodomestico che come unico nemico da intercettare ed eliminare ha polvere, capelli e peli d'animali?». E non ci siamo sbagliati!
Prova sul campo - Se però a livello commerciale gli esordi sono stati ‘facili’ anche in virtù dell’assenza di concorrenti - eccezione fatta per qualche ritrovato cinese che funzionava alla stregua di un’automobilina per bambini - oggi il mercato è molto più concorrenziale. Roomba deve vedersela con una miriade di competitor, alcuni dei quali decisamente molto validi e con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Ne avevamo parlato approfonditamente nel numero di Jack di maggio. Così Roomba, lungi dal starsene seduto (per terra) sugli allori, deve sempre stare all’erta e rinnovarsi per non perdere terreno. Appena saputo dell’uscita del nuovo Roomba 770 - il top di gamma - abbiamo deciso di metterlo subito a dura prova. Considera che i pavimenti su cui Jack ha fatto lavorare il robottino sono di ogni tipo – piastrelle, cotto, mattonelle antiche, parquet, piastrelle lucide e craquelé – e anche frequentate da aninali domestici. Insomma non gli abbiamo fatto mancare nulla.
Look total black - La cosa che colpisce subito del Roomba 770 è il suo look: arriva in total black, quasi a sottolineare il carattere più aggressivo di questo modello, rispetto ai suoi predecessori. Dopo pochi istanti dall’accensione, infatti, risulta si rivela molto più energico e più accurato nel pulire per terra. Roomba, annche grazie al sistema Soft-Touch, è finalmente diventato più delicato con i mobili che incontra lungo il suo cammino. Margini di miglioramento non mancano ma apprezziamo intanto lo sforzo dimostrato da questo nuovo esemplare della scuderia iRobot.
È infaticabile - Ci è piaciuto in particolare il sistema iAdapt che effettua il monitoraggio dell’ambiente 67 volte al secondo e fa muovere il robottino in ogni angolo, diminuendo drasticamente la possibilità che restino spazi non puliti.
E un giudizio positivo lo esprimiamo anche sulle sue due spazzole centrali,che girano in senso inverso una rispetto all’altra. L’aspetto che ci è piaciuto di più, però, è la durata della batteria: il 770 garantisce un’autonomia di lavoro superiore del 50% rispetto al passato. E si nota. Con un pieno di energia ha continuato a pulire per oltre un’ora fino a che…non ci siamo stufati di vederlo girare e l’abbiamo fermato. Altrimenti chissà per quanto ancora avrebbe rimosso polvere! Facile da utilizzare - basta accenderlo, spingere il tasto ‘clean’ e lui parte per la sua corvée - ed è bravo anche a ritornare autonomamente alla sua base di ricarica.
Una pecca? - È rumoroso. Niente di assordante, però, rispetto ad altri robodomestici il suo ronzio può risultare fastidioso. Il giudizio è complessivamente positivo. Non ci ha lasciati a bocca aperta ma neppure delusi. Insomma.. ci è piaciuto,. Il prezzo di listino è 549 euro ma in giro lo puoi già trovare sotto i 500. Un prezzo nella media. (sp)
Francesca Tarissi