di Luca Busani
Il Raspberry Pi ha spianato la strada ai microcomputer, nonostante gli evidenti limiti hardware, e ora il nuovo ODROID-X cerca di aggirare queste restrizioni grazie al nuovo processore quad-core Exynos, e tutto a soli 129 dollari.
"Oltre ad Android supporta anche Ubuntu e, così, può fare le veci di un desktop"
Papà Raspberry Pi - Sono passati solo pochi mesi dal lancio del Raspberry Pi, il computer inglese sviluppato a scopo didattico, che costa solo 35 dollari ed è poco più grande di una chiavetta USB. Il suo successo è stato tanto importante quanto imprevedibile e, così, le prime scorte sono state esaurite in pochi giorni, nonostante il suo hardware fosse piuttosto limitato. Si tratta, infatti, di un dispositivo in grado di svolgere solo le funzioni basilari di un PC, in modo anche piuttosto lento, ma in molti hanno pensato di prendere spunto per realizzare media center “invisibili” da salotto.
La moda dei microcomputer - Aziende come l’australiana Miniand Tech hanno iniziato a vendere i loro microcomputer con Android in tutto il mondo e il settore in un paio di mesi è letteralmente decollato. Una piattaforma hardware analoga è anche quella alla base della console open source Ouya, di cui ti abbiamo parlato giusto la scorsa settimana: d’accordo, graficamente non potrà competere con la futura Xbox 720, ma tutti potranno permettersela e, soprattutto, i giochi si scaricheranno perlopiù gratuitamente. Ciò nonostante, il divario con i più comuni desktop rimane comunque enorme.
Simile al Galaxy S III - Un’azienda coreana ha deciso di sfruttare a suo favore la guerra commerciale che si è scatenata tra le case produttrici di CPU per sviluppare un microcomputer finalmente all’altezza delle performance di un vero PC. Il dispositivo prende il nome di ODROID-X e si appoggia sul processore Cortex-A9 - basato sul quad-core Exynos 4412, creato da Samsung - con un clock di 1,4 Ghz, insieme a 1 GB di memoria RAM e all’acceleratore grafico Mali-400. Con queste caratteristiche, la sua scheda madre ricorda molto da vicino quella dello smartphone Galaxy S III e questo dà certamente un’idea del suo notevole potenziale.
Più sistemi operativi compatibili - L’ODROID-X è dotato, inoltre, di 6 porte USB 2.0, un’uscita video Micro HDMI, un lettore di memory card SDHC, una scheda di rete e una audio integrata e, nonostante queste caratteristiche di tutto rispetto, l’intera piattaforma non raggiunge i 10 centimetri di lato. È vero, è quasi il doppio del vecchio Raspberry Pi, ma il processore Cortex-A9, a differenza del precedente ARM11, oltre ad Android supporterà il sistema operativo Ubuntu 12.04 e non è da escludere che, con qualche piccolo ritocco, non possa diventare compatibile perfino con Windows RT.
Più veloce e più costoso - Al pari delle prestazioni, il prezzo di questo nuovo microcomputer coreano supera di quasi quattro volte quello del suo antenato inglese: l’ODROID-X costa, infatti, 129 dollari, pertanto è facile presumere che i primi dispositivi che lo monteranno - magari insieme a un case esterno, un’antenna Wi-Fi, una webcam, un mouse e una tastiera - non saranno venduti a meno di 200 dollari. D’altra parte, si tratterà di un PC a tutti gli effetti, che potrà essere utilizzato anche nelle scuole e negli uffici.
XBMC in arrivo - Abbiamo una buona notizia anche per chi ha già acquistato un Raspberry Pi o un altro prodotto analogo: a breve verrà rilasciata la versione compatibile con Android di XBMC, uno dei software più noti per la riproduzione di file multimediali su computer. Se l’applicazione sarà all’altezza della sua fama, non ti farà rimpiangere l’acquisto di un modello meno performante, ma più economico. In ogni caso, appena XBMC approderà sul Play Store, provvederemo subito a recensirlo. (pc)