di Luca Busani
Panasonic è stata tra le prime a scommettere sul successo delle fotocamere mirrorless e, ora che la categoria inizia a funzionare, vuole rimanere ai vertici: per questo, ha deciso di rinnovare l’interfaccia touchscreen della sua nuova Lumix DMC-GF5.
"La nuova Lumix GF5 è meno plasticosa e più semplice da usare della vecchia GF3"
Un mercato in crescita - Il mondo delle fotocamere mirrorless, negli ultimi meni, si è allargato a macchia d’olio e l’offerta in particolare si è diversificata, un po’ com’è accaduto già da tempo con le digitali punta-e-scatta. Adesso esistono modelli entry level da poche centinaia d’euro, le cosiddette EVIL che non fanno rimpiangere le “sorelle maggiori” reflex, e tanti prodotti intermedi che, a prezzi più contenuti offrono, comunque foto di ottima qualità e video in alta definizione.
Quasi come una EVIL - A quest’ultima categoria appartiene la nuova Panasonic Lumix DMC-GF5, che non è altro che il perfezionamento di quanto di buono era già stato sviluppato per la precedente GF3. Non è una EVIL, perché non ha il mirino, né un super sensore, né tantomeno offre la possibilità di montare flash e microfoni esterni, ma di una fotocamera superiore alla media, per materiali - il corpo è stato realizzato in metallo anodizzato e non in plastica, con una comoda impugnatura gommata - e caratteristiche tecniche.
Un razzo di fotocamera - Panasonic ha creato, infatti, una delle mirrorless più veloci in assoluto, con una raffica di scatti a 4 fps e un tempo di messa a fuoco inferiore al decimo di secondo. Anche in termini di sensibilità - e parallelamente di riduzione del rumore elettronico - il progresso è stato notevole: la GF5 può spingersi fino a 12.800 ISO, ovvero il doppio dei modelli che l’hanno preceduta, grazie al rinnovato sensore da 12 megapixel. Ovviamente, non poteva mancare la possibilità di scattare immagini non compresse in formato RAW e foto tridimensionali - con l’apposito obiettivo IPT-2WKB non incluso - ed estensione MPO.
Interfaccia rinnovata - Le vere novità riguardano, però, l’interfaccia. In passato, gli esperti di settore hanno sempre elogiato Sony, che con le sue DSLR prima e con le NEX poi, ha svolto davvero un ottimo lavoro, sotto questo punto di vista. Panosonic ha deciso, così, di reagire e, approfittando del nuovo display touchscreen da 3 pollici, ha rivisto tutta l’interfaccia. Messa a fuoco, esposizione e bilanciamento del bianco possono essere impostati in un tocco e la densità di pixel - raddoppiata rispetto a quella della top di gamma GX1 - offre una nitidezza e una leggibilità senza pari.
Non serve il manuale - Le funzioni sono, inoltre, sistemate in modo più intuitivo e l’anteprima delle immagini tiene conto anche di eventuali filtri e settaggi vari. C’è perfino una sorta di guida integrata “on screen”, che aiuterà gli utenti meno esperti a ottenere il massimo dalla loro fotocamera, senza dover ricorrere al manuale cartaceo. Perfino la messa a fuoco dei filmati - che raggiungono la risoluzione massima di 1080p a 30 fps in formato MP4 e di 1080i a 60 fps in AVCHD - può essere cambiata durante le riprese, intervenendo direttamente sul display, proprio come in una vera videocamera.
Una mirrorless davvero tascabile - La nuova Lumix DMC-GF5 arriverà nei negozi a giugno e il prezzo del modello base - con ottica non motorizzata - dovrebbe aggirarsi attorno ai 550 euro. La fotocamera sarà venduta anche in kit col nuovo obiettivo pancake motorizzato della serie X. Il prezzo, in questi caso, salirà di un centinaio d’euro, ma avremo così una mirrorless stupenda, con uno spessore complessivo di circa 8 centimetri. Meno di una bridge e meglio di una bridge. (sp)