di Luca Busani
Le case produttrici di apparecchi audiovisivi guardano già avanti. Ormai la stereoscopia (3D) fa parte del passato, così adesso si pensa alle tecnologie del futuro: è meglio puntare sull’OLED oppure sull'altissima definizione del 4K?
"È meglio la quantità del 4K oppure quella degli schermi OLED?"
Tutti al CES - Manca poco più di un mese alla fine dell’anno, eppure l’attenzione degli addetti ai lavori è già rivolta al prossimo CES 2013, l’importante manifestazione che si terrà a Las Vegas dall’8 all’11 di gennaio e che, come ogni anno, si preannuncia stracolma di strepitose novità nel campo dell’elettronica di consumo. L’unica certezza che abbiamo per ora è che l’interesse per il 3D si è ormai sopito, così come quello per le Smart TV, perché si tratta di tecnologie che non fanno più la differenza. E allora, cosa dobbiamo aspettarci dai giganti dell’intrattenimento multimediale?
Nuove richieste per il mercato - A questo punto, occorre creare un nuovo bisogno per poi poterlo soddisfare, altrimenti il settore rischia lo stallo, anche a causa della crisi economica. Quale tecnica migliore se non quella di affidarsi a due tecnologie innovative, che hanno timidamente iniziato ad affacciarsi sul mercato negli ultimi anni? Stiamo parlando dei pannelli OLED e della risoluzione 4K, che potrebbero essere i veri protagonisti dell’evento di Las Vegas e, perché no, dell’intero 2013.
Il passato dell’OLED - Ora procediamo con ordine e partiamo dall’OLED. I display realizzati con diodi organici a emissione di luce esistono da oltre un quarto di secolo, ma sono riusciti a diventare una realtà commerciale solo negli ultimi anni e soltanto nei dispositivi mobili di piccole dimensioni. Per quanto riguarda il settore televisivo, se ne fa un gran parlare da quasi 5 anni, ma nessuna casa produttrice è ancora riuscita a lanciare sul mercato un prodotto dal prezzo competitivo con una diagonale superiore ai 30 pollici.
Novità entro la fine dell’anno - L’agenzia specializzata in ricerche di mercato NPD DisplaySearch ha, però, diramato un comunicato in cui sostiene che, entro la fine dell’anno, alcune delle più importanti aziende del settore presenteranno i loro primi modelli di TV con questa tecnologia, che uniranno grandi dimensioni a prezzi ragionevolmente contenuti. Per la loro commercializzazione dovremo aspettare il prossimo anno - verosimilmente dopo il CES - anche se si prevede un periodo di affiancamento con i “vecchi” plasma e i LED, che durerà almeno 3 anni.
4K, Quad HD, 8K o Ultra HD? - Passiamo ora al 4K o, come preferiscono chiamarlo alcuni, Quad HD.
Il primo grosso scoglio da superare è proprio la questione della nomenclatura perché, oltre all’ambiguità di cui sopra, si sta già parlando di 8K e di Ultra HD, due nuovi standard che possono offrire prestazioni ancor più elevate. Insomma, esistono 4 nomi che indicano l’altissima definizione del futuro.
La TV del futuro - Finché le case produttrici non si decideranno ad accordarsi su uno standard unico con un nome univoco, nessuna emittente televisiva al mondo investirà seriamente per l’adeguamento del suo segnale. Secondo le stime del sito Advanced Television, dovremo aspettare il 2016 per poter vedere nelle nostre case i primi canali con una risoluzione superiore rispetto all’attuale standard Full HD.
Grande e bello - L’ultimo problema riguardante questa tecnologia è che una risoluzione così elevata riesce a dare il meglio di sé solo su schermi di grandi dimensioni. Il punto è che, come abbiamo già sottolineato in precedenza, non è facile sviluppare pannelli OLED con diagonali adeguate alle esigenze del 4K e dell’Ultra HD, pertanto le due tecnologie incontreranno grosse difficoltà a convivere, soprattutto per i primi tempi.
Quantità oppure qualità - Si preannuncia, quindi, una sorta di guerra che vedrà da una parte l’OLED, con i suoi colori brillanti e il nero profondo come - o forse anche più - quello del plasma, e dall’altra il 4K, con display giganteschi e dettagli ultradefiniti. Per farla breve, si ripropone l’eterno dilemma che contrappone la qualità alla quantità: tu da che parte stai? Noi dal canto nostro, come abbiamo parteggiato per il plasma in tutti questi anni, così sosterremo l’OLED quantomeno nell’immediato futuro. (sp)