di Luca Busani
Grandi investimenti generano grandi aspettative e, così, Microsoft non può proprio permettersi di fare "cilecca" con l'imminente Windows 8, altrimenti rischia di essere tagliata fuori dalla corsa alla leadership nell’era post-PC.
"Microsoft deve svecchiare Windows per sfondare
Microsoft significa PC - Per quasi un ventennio, parlare di computer ha significato automaticamente parlare di Microsoft: abbiamo assistito alla diffusione prima dei desktop, poi dei notebook e alla fine è arrivato anche Internet. Poi c’è stata l’esplosione del settore mobile con smartphone e tablet che hanno ampliato a dismisura i confini dell'hi-tech: è iniziata, così, la cosiddetta era post-PC, che ha portato alla ribalta sia vecchie glorie - come Apple - che nomi nuovi come Google e Amazon.
nell’era post-PC"
E ora qualcosa di completamente diverso - Microsoft, a questo punto, deve scegliere se stare al passo con i leader, oppure gettare la spugna e dedicarsi ad altro. Ovviamente, a Redmond non vogliono neppure prendere in considerazione questa seconda possibilità; o meglio, l’hanno già messa in pratica - per certi versi - creando il tablet Surface. Era dai tempi della prima console Xbox che Microsoft non si era più dedicata con tanto impegno allo sviluppo hardware di una nuova tipologia di prodotto: in quella circostanza i risultati le hanno dato ragione, ci auguriamo che anche questa volta accada altrettanto.
Niente paura... - La vera sfida di Microsoft riguarda proprio lo sviluppo di un nuovo sistema operativo - magari accompagnato dal giusto hardware per farlo rendere al massimo del suo potenziale - che possa rilanciare l’azienda in tutti quei campi “emergenti”, che finora aveva trascurato. Ecco, quindi, spiegata la scelta di rivoluzionare l’interfaccia grafica di Windows, rubandola in parte dal suo fratello minore Windows Phone. Ma quali sono i motivi reali per cui Steve Ballmer e soci dovrebbero temere un eventuale insuccesso?
Computer costosi - Innanzitutto c’è la crisi economica. D’accordo, questo triste fenomeno potrebbe minare in partenza qualsiasi progetto, ma la nostra considerazione punta piuttosto a farti riflettere sui prezzi di listino dei nuovi computer con Windows 8: i modelli dotati di display touchscreen con diagonale superiore ai 10 pollici costeranno all'incirca un migliaio di euro. Se pensiamo che gli ultrabook stanno incontrando notevoli difficoltà ad affermarsi perché costano in media 200 euro in più dei PC di pari caratteristiche, possiamo ben capire che qui lo scenario è ancora più tetro.
Differenze da comprendere - Il secondo problema, a cui abbiamo già accennato in passato, è la confusione che inevitabilmente verrà a crearsi nella testa degli utenti: sugli scaffali troveremo prodotti con Windows 8 ma anche con Windows RT, due sistemi operativi apparentemente identici, ma che in realtà nascondono profonde differenze, soprattutto in termini di compatibilità con le vecchie applicazioni.
Microsoft ha garantito che gli addetti alla vendita, incaricati di spiegare le differenze ai potenziali clienti, verranno preparati a dovere, ma resta da vedere come reagirà il grande pubblico nell’incertezza..
Touchpad vecchi e gesture nuove - Un’altra questione da risolvere, legata sempre al fattore prezzo, è l’inadeguatezza dei touchpad installati in passato nei computer di fascia economica, che difficilmente potranno garantire la precisione e la sensibilità di quelli - per esempio - utilizzati da Apple. Chi aggiornerà il suo vecchio notebook a Windows 8, con ogni probabilità, avrà grosse difficoltà con le nuove gesture. Al tempo stesso, saranno ben pochi quelli che cambieranno PC solo per passare al nuovo sistema operativo. Synaptics - l’azienda responsabile dell’interfacciamento - dovrà compiere un miracolo insieme a Microsoft e sviluppare driver che facciano funzionare a dovere i touchpad.
Troppe poche app - Il concorrente più diretto rimane sempre Apple, ma non si può pensare di poter impensierire il colosso di Cupertino lanciando un sistema operativo con un market con, attualmente, solo 3.500 applicazioni. E, per di più, tra queste poche migliaia mancano app importantissime: non sono state ancora pubblicate né Facebook, né Twitter, né Dropbox, né tantomeno Angry Birds. Apple, invece, ha già superato la soglia delle 250.000 apps per il solo iPad, quindi a Redmond e dintorni dovranno rimboccarsi le maniche per recuperare velocemente terreno.
Il fascino del leone di montagna - Inoltre, lo straordinario successo riscosso da Apple con i vari iPod, iPhone e iPad sta convincendo tanti vecchi utenti Windows a passare a OS X Mountain Lion: l’integrazione con iTunes è migliore, i computer sono più belli e resistenti e, grazie a iCloud, è possibile sincronizzare qualsiasi contenuto tra più dispositivi contemporaneamente. L’interfaccia dei nuovi Mac non è quasi cambiata, pertanto chi preferisce un’esperienza “rassicurante” sceglierà più facilmente questi, piuttosto che il “rivoluzionario” Windows 8.
L’incognita Surface - Quasi dimenticavamo: c’è anche l’enigma Surface da risolvere. I prezzi del nuovo tablet sono già stati resi pubblici e non sono proprio popolari. Il tablet di Microsoft, tra l'altro, è legato a doppio filo al nuovo sistema operativo e potrebbe diventare tanto un trampolino di lancio quanto una bocca di lupo per l’avvenire di Windows 8. Infine, c’è un inquietante dato statistico - che non ha alcuna validità scientifica - che i più malevoli hanno prontamente ricordato: Microsoft ha sempre alternato successi epocali a flop clamorosi e, se con Windows 7 ha fatto centro, il suo successore rischia lo stesso destino di Vista.
Ti capita ancora di sognarlo, vero? (sp)
Bill Gates ci racconta di Windows 8