La parola "karaoke" ha origini giapponesi ed è nata dalla fusione di due parole, "orchestra" e "vuoto"; come si può capire dall'etimologia stessa, questa forma d'intrattenimento è nata in Estremo Oriente e solo in un secondo tempo è arrivata in Occidente. Qui ha avuto un discreto successo, ma niente a che vedere con quello che ha riscosso in paesi come Cina e Giappone: se volete farvene un'idea, recuperate il film "Lost in Translation", il capolavoro di Sofia Coppola, dove ha appunto un ruolo sottile eppur fondamentale nella sceneggiatura. Ed allo stesso modo dei cinema che hanno scelto d'abbracciare la stereoscopia, così ikaraoke bar cercano di stare al passo con i tempi e di trovare nuove tecnologie che li rendano sempre più divertenti e coinvolgenti.
Per questo, ad Hong Kong la catena Red MR ha ordinato circa un centinaio di pezzi degli schermi Surface prodotti da Microsoft. I primi sei sono stati già consegnati ed installati nei duekaraoke bar principali ed in breve verranno attrezzati in modo analogo i rimanenti locali. Grazie alle ampie superfici touchscreen progettate a Redmond ed al software personalizzato che Red MR sta sviluppando proprio in questi giorni, gli avventori potranno effettuare le ordinazioni, scegliere i brani, leggere i testi, guardare la TV e giocare con appositi videogame, standosene comodamente seduti al loro tavolino. Come se non bastasse, per arricchire l'esperienza verranno sistemati alcuni Kinect all'interno delle sale, che consentiranno di provare questo divertentissimo controller in compagnia dei nostri amici, e verranno montati anche alcuni maxischermi 3D per cantare mentre le parole balzano letteralmente fuori dal display.
L'inaugurazione dei primi locali così rinnovati avrà luogo sabato 18 dicembre e la curiosità di vedere finalmente all'opera su larga scala il sistema Surface è davvero grande: quello di Red MR è, infatti, l'ordine più colossale che Microsoft abbia mai ricevuto e Steve Ballmer sarà certamente fiero di questa opportunità straordinaria di farsi pubblicità e, al tempo stesso, ottenere notevoli profitti attraverso questa innovativa tecnologia che, però, sta faticando più del previsto ad affermarsi. E chissà che la sua definitiva consacrazione commerciale non arrivi proprio dopo la comparsa in un prossimo film di culto, ambientato magari nella ex-colonia britannica.