Tra i due litiganti, il terzo gode: da lungo tempo ormai Garmin e TomTom si danno battaglia nel campo della navigazione satellitare ed ora l'uno, ora l'altro, si avvicendano al vertice, lanciando prodotti con display sempre più grandi, visuali tridimensionali e funzioni innovative; e se alla fine spuntasse un terzo marchio? Nulla è impossibile e, così, ora ci prova BMW, con il suo nuovo sistema Pathfinder.
Per indicare la tecnologia alla base di questo sistema è stato persino coniato un neologismo, micronavigazione, ma la vera novità in tutto questo sta nell'affiancare il tradizionale GPS di cui vengono dotate le autovetture con una serie di dispositivi - in primis gli smartphone - con cui può interagire e che possono poi continuare la navigazione quando si scende dall'auto, oppure quando si raggiungono zone non coperte dai satelliti. Ad esempio, all'interno di un parcheggio multilivello Pathfinder si connetterà ad Internet per trovare la posizione precisa del primo posto libero, eventualmente comunicando anche con le altre vetture dotate dello stesso sistema. Scesi dalla macchina, continuerà a guidarci sul nostro iPhone in modalità pedonale, utilizzando micromappe locali estremamente dettagliate ed infine potrà ricondurci al nostro parcheggio, senza correre il rischio di smarrirsi.
Questa tecnologia, insieme al riconoscimento vocale Nuance, che consente di fissare la destinazione con un unico comando vocale - riconoscendo peraltro numerose lingue differenti - e ad ILENA, il sistema di navigazione intelligente che apprendere le abitudini del pilota, pone BMW ai vertici della categoria, con prestazioni davvero imbattibili in termini di sicurezza, precisione ed usabilità.
Pathfinder sembra proprio inarrestabile e, grazie alla sua duttilità, sembra in grado d'aggirare ogni ostacolo: ad essere precisi, ce n'è uno che appare insormontabile ed è il costo delle autovetture su cui questo verrà installato! Tutti - o quasi - possono permettersi un Nüvi 3700 o un Go Live 1000, pochi invece una M6 oppure una X6.