Mentre il mondo salutava l'uscita dell'iPhone 7 è stata diffusa una notizia curiosa per chi ha in tasca uno smartphone di Apple. L'iPhone funziona meglio se tenuto con la mano destra e accostato all'orecchio dello stesso lato. Lo si apprende da un'indagine commissionata all'Università di Aalborg dal Nordic Council of Ministers, un organismo politico di cooperazione tra paesi del Nord Europa.
Si sente (ma non si vede). I segnali radio che permettono agli smartphone di funzionare sono captati e trasmessi da un'antenna nascosta nel corpo del telefono, che comunica costantemente con la più vicina cella telefonica. Ogni casa produttrice posiziona l'antenna in un punto diverso, e la sua collocazione non è pubblicizzata. Pertanto tenere il telefono in una certa posizione può avere ripercussioni sulla qualità della chiamata.
Pronto? Gert Frølund, autore dello studio, ha posizionato smartphone di diverse marche in un setup sperimentale per misurare la forza del segnale inviato dal telefono alla cella telefonica, nella comune frequenza GSM di 900 MHz. Più forte è il segnale (misurato in dBm, decibel-milliwatt) migliore è la capacità del cellulare di trasmettere e garantire una chiamata di buona qualità.
Ci spiace, mancini... Come si vede nella tabella qui sopra, i vari modelli di iPhone funzionano meglio nella mano destra, e sono in genere meno efficienti di altri smartphone nella trasmissione di segnali (una debolezza registrata anche per un altro parametro misurato: quello della qualità di trasmissione dati).
Se le chiamate sono effettuate in un luogo in cui il segnale è molto potente, la differenza tra un lato e l'altro non è apprezzabile. Ma nelle località remote, o se la chiamata sta già dando problemi, cambiare mano e guancia può migliorare la comunicazione.