di Luigi Teodonio
Intel vuole recuperare il terreno perso nei confronti dell’inglese ARM e si prepara a sviluppare una propria versione del sistema operativo Android. Il colosso dei microchip conferma, anche se non fornisce indicazioni precise sulle tempistiche dello sviluppo.
"Vogliamo che le future versioni di Android siano compatibili con Atom"
Un fagiolino per Atom
ma di Jelly Bean, nome in codice di Android 4.1
Sistemi antiquati - In questo momento, la presenza di Intel nel mercato dei processori a basso consumo energetico - quelli utilizzati, per intenderci, nei tablet, negli smartphone e nei computer di fascia bassa come i netbook - è praticamente irrilevante o quasi. Questo è dovuto, soprattutto, alla scarsa compatibilità dei processori Intel con Android. Tanto che, i pochi smartphone e tablet che montano un processore Atom sono fermi ad Android 2.3 Gingerbread. Un sistema operativo che ha sì lasciato il segno nel mercato degli smartphone, ma che ha ormai due anni e non è più adatto a rispondere alle richieste di un’utenza sempre più esigente.
Non è affar vostro - Il comportamento di Intel, comunque, è a dir poco singolare. Suzy Greenberg, uno dei portavoce della società statunitense, ha infatti confermato i lavori in corso, non rilasciando però trapelare alcuna informazione sulle tempistiche del rilascio. Come a dire, non sono affari vostri. «Stiamo lavorando gomito a gomito con Google per far sì che le future versioni di Android, incluso Jelly Bean, saranno compatibili con i nostri processori a basso consumo energetico Atom». (sp)