di Luca Busani
Il 12 settembre sarà ricordato come il giorno del nuovo iPhone 5, ma per quanto riguarda il settore mobile è accaduto anche altro: Intel ha illustrato la sua visione sul futuro dell’informatica al Developer Forum di San Francisco.
"Intel vuole sfondare
Non solo iPhone 5 - Ieri sera, quasi tutto il mondo hi-tech si è concentrato sulle novità presentate da Apple allo Yerba Buena Center di San Francisco, tra iPhone 5, iOS 6, nuovi iPod e il rinnovato iTunes. Nello stesso momento, nella città californiana, anche Intel aveva organizzato un evento, forse meno accattivante, ma non meno interessante: le novità presentate da Tim Cook rientrano nell’attualità, mentre l’IDF (Intel Developer Forum) si focalizza su un futuro più remoto, ma non per questo meno realistico ed economicamente rilevante.
nel settore mobile con le sue nuove CPU Medfield"
La novità Haswell - L’evento si è aperto con la presentazione della nuova architettura per processori, denominata Haswell. Intel, per la prima volta, non ha voluto porre l’accento tanto sulle prestazioni, quanto piuttosto sui consumi energetici, che saranno ridotti ai minimi storici. Questa nuova generazione di CPU consentirà di produrre PC ancora più leggeri e sottili, ma al tempo stesso più potenti e, soprattutto, con autonomie da record, dell’ordine della giornata lavorativa.
Il PC nell’era post-PC - A proposito di computer, la riduzione delle dimensioni e dell’assorbimento delle CPU fa pensare che Intel si fidi ciecamente del futuro dei cosiddetti Ultrabook. A riprova di questo, il vicepresidente esecutivo David Perlmutter ha mostrato prima Dragon Assistant, un nuovo software di riconoscimento vocale sviluppato da Nuance che ricorda da molto Siri, poi un applicativo creato da SoftKinectic che, utilizzando una speciale webcam prodotta da Creative, permette ai computer di riconoscere i nostri gesti. In buona sostanza, i portatili nell’era post-PC stanno diventando sempre più simili a smartphone e tablet.
Atom contro ARM - Tornando, invece, al core business dell’azienda, lo stesso Perlmutter ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti con il processore Atom Medfield che, a breve. debutterà in una miriade di dispositivi mobili. Questo nuovo chip, secondo Intel, è destinato a diventare la più valida alternativa alle architetture ARM che finora hanno dominato il settore. Anche noi all’inizio eravamo scettici, ma poi ci siamo dovuti ricredere quando abbiamo visto il gran numero di tablet - tutti rigorosamente dotati di CPU Atom - che il dirigente ha mostrato sul palco.
Chi comanda il cloud - D’accordo, per ora il mercato di smartphone e tablet non vede certamente Intel tra i protagonisti, ma evidentemente è solo una questione di tempo.
La multinazionale di Santa Clara può consolarsi, nel frattempo, sapendo che le sue nuove CPU Intel Core saranno alla base dei server che verranno utilizzati per gestire le piattaforme cloud, di cui fanno largo uso tutti questi dispositivi. Il coprocessore Xeon Phi, nello specifico, consentirà di gestire imponenti moli di dati, tra più applicazioni eseguite in parallelo e, in questo modo, garantirà performance senza precedenti.
Computing trasparente - Ma a San Francisco non si è parlato soltanto di hardware. Il vicepresidente “senior” Renée James ha illustrato un nuovo concetto, che - secondo lui - rappresenterà la nuova frontiera della programmazione e rivoluzionerà il mondo degli sviluppatori. Ci riferiamo al “computing trasparente”, ovvero un nuovo ecosistema di sviluppo aperto, in cui ogni riga di codice è eseguibile in più ambienti e su più dispositivi. Un approccio così versatile e dinamico permetterà di ridurre i costi e di semplificare il lavoro.
Intel crede nell’HTML5 - James ha, poi, presentato alla platea un esempio chiarificatore di cosa significa in pratica il “computing trasparente”: il nuovo standard HTML5 - e tutte le tecnologie correlate - si presta a molteplici utilizzi ed è naturalmente multipiattaforma. Intel, proprio per questo motivo, ha deciso di supportarlo apertamente, aggiungendo un’apposita sezione all’interno della Intel Developer Zone, un innovativo programma ideato per aiutare e mettere in contatto tutti gli interessati.
Computer ubiquitari - Tutto quello che ti abbiamo raccontato fin qui ti sembra lontano dalla realtà quotidiana? Anche in questo caso, la smentita arriva direttamente dal palcoscenico californiano: tra i tanti dispositivi mostrati da Perlmutter al pubblico, c’era anche un distributore automatico della Coca Cola, dotato di un gigantesco display touchscreen, videocamera integrata, connessione Wi-Fi e, ovviamente, processore i7 di ultima generazione. Forse tutta questa potenza di calcolo non migliorerà la bibita, ma siamo pronti a scommettere che non ci sarà nerd che non vorrà assaggiarla, costi quel che costi. (sp)
Le novità presentate all'Intel Developer Forum 2012