Tecno-prodotti

I cellulari fanno male? (una annosa questione)

Quanto male fanno le radiazioni elettromagnetiche a cui siamo sottoposti? E in particolare ci fa male usare il cellulare? A questa domanda, purtroppo non è...

A questa domanda, purtroppo non è ancora stata data una risposta definitiva, anche se sono ormai moltissimi gli studi che sono stati effettuati a livello mondiale. Ai primi di giugno, per esempio 31 esperti che si sono riuniti a Lione per un convegno organizzato dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione mondiale della sanità, hanno concluso che c'è una limitata evidenza che i cellulari aumentino il rischio di cancro al cervello del 40 per cento, ma solo in chi lo ha usato per oltre 30 minuti al giorno negli ultimi dieci anni. Un'altra ricerca svedese ha indagato invece gli effetti sulla memoria, sul logorio dei nervi e sull'invecchiamento precoce e ha dimostrato che i ratti hanno mostrato mutazioni nella funzionalità delle membrane cellulari del cervello. Di pochi giorni fa (14 giugno) è il convegno "Telefonia mobile, Wi-Fi e Wi-Max: un pericolo per la salute?", organizzato dall'Associazione malattie da intossicazione cronica e/o ambientale (A.M.I.C.A.), diviso in due sessioni emblematiche. La prima dedicata a "Evidenze scientifiche sul rischio connesso alla esposizione ai campi elettromagnetici delle comunicazioni wireless", la seconda agli "Aspetti normativi della tutela dai campi elettromagnetici"..

Le conclusioni? E' emerso soprattutto un problema di base, che spiega l'incertezza in cui ci troviamo: gli studi effettuati, anche se numerosi, non sono effettuati secondo regole e protocolli precisi. Non è un caso insomma, se quasi contemporaneamente alla pubblicazione di dati che mettono in guardia dai telefonini, escono informazioni di segno opposto: in febbraio su Wired, un giornale che invoglia all'uso degli oggetti ad alta tecnologia, è stato pubblicata la notizia di uno studio apparso sul Journal of the American medical Association che sostiene che l'uso dell'apparecchio aumenta l'attività cerebrale. L'indagine però era stata fatta solo su 14 persone. Secondo l'Associazione A.m.i.c.a, su un totale di 326 articoli sugli effetti biologici da radiazioni da telefoni cellulari, 181 arrivano alla conclusione che ci sono effetti, mentre 145 arrivano alla conclusione che non ce ne sono. Se andiamo a vedere chi paga gli studi, vediamo che il 72% degli studi finanziati dall’industria si concludono con la mancanza di effetti. Mentre solo il 33% degli studi indipendenti mostrano un’assenza di effetti. Sarebbe invece necessario avere indipendenti e basati su modelli di indagine corretti. Ma anche i modelli utilizzati forse sono fallaci: i modelli lineari attualmente utilizzati, e tipici di chi studia i fenomeni fisici, non sono infatti adatti per studiare i fenomeni biologici, che sono complessi e seguono le regole del caos. Le conclusioni a cui arriveremo, probabilmente, non saranno che dobbiamo dimenticare il cellulare: se uccidesse ne avremmo già avuto le evidenze. Per avere un'idea dell'ambiente in cui siamo ormai immersi è possibile consultare un

. Sarebbe in ogni caso opportuno avere delle linee guida, un manuale d'uso, un principio di precauzione, che consiglia come evitare i pericoli. Per esempio si sa già che i bambini non è il caso che lo utilizzino come fossero dei manager nel bel mezzo di una campagna di lancio di un prodotto.

20 giugno 2011 _ Tbit
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