› Ubuntu Pocket Guide
› Categoria:
› Prezzo:
23/04/2012
› Lingua:
› Sviluppatore:
› Android:
di Luca Busani
Non tutti possono permettersi una licenza di Windows, né tantomeno un Mac e, così, negli ultimi anni ha riscosso grande successo Ubuntu: ora puoi scoprire tutti i segreti di questa distro Linux gratuita, grazie a Ubuntu Pocket Guide per Android.
Probabilmente non esiste un nesso diretto tra la crisi economica globale e il successo di Linux, però l’idea di un sistema operativo completamente gratuito, che offra le stesse funzioni dei suoi concorrenti più blasonati, ha attratto in poco tempo milioni d’utenti. Anche numerosi enti pubblici italiani, per ridurre i costi di gestione, si sono prontamente convertiti all’open source, anche se sono ancora pochi coloro che riescono a padroneggiare Ubuntu e le altre distribuzioni più diffuse.
D’altronde, le interfacce grafiche sono notevolmente migliorate e sono diventate molto più user friendly di quanto non fossero agli esordi, ma è indubbio che il vero potenziale di Linux sia un po’ nascosto e non può prescindere da una buona infarinatura sull’uso della cosiddetta shell, la sua potentissima riga di comando. Non è, quindi, facile diventare esperti di Linux, soprattutto se ci si lascia spaventare dal pulsare regolare del trattino del prompt.
Ubuntu Pocket Guide per Android è un’applicazione che si propone come la più completa e graficamente curata della sua categoria e consente d’approfondire ogni aspetto dell’ultima versione di Ubuntu, dalla sopraccitata shell ai file di configurazione, dalla gestione dei pacchetti - speciali archivi compressi che possono contenere software di ogni tipo - ai trucchi per garantire la massima sicurezza contro ogni forma di intrusione.
Il neofita, all'inizio, si troverà un po’ spaesato, perché manca un glossario - speriamo che nei prossimi aggiornamenti venga aggiunto - e il lessico utilizzato nelle schede a volte eccede un po' troppo nei tecnicismi. Superato questo primo scoglio, con lo smartphone sempre a portata di mano e un pizzico di pazienza, non ci sarà problema che non saremo in grado di affrontare su qualsiasi computer che "monti" Ubuntu.
Alcune schede sono sicuramente migliorabili, perché mancano di parametri che talvolta possono rivelarsi preziosi, e l’area dedicata alle applicazioni preinstallate va ampliata, anche se i programmi essenziali sono già presenti. Difetti a parte, la sezione con gli shortcut della tastiera - che prende il nome di “Key Commands” - vale da sola l’installazione dell’applicazione, perché elenca tutte le combinazioni di tasti più pratiche e funzionali: uno dei pregi di Linux è, infatti, la possibilità di fare tutto - o quasi - senza spostare le mani dalla tastiera e senza l’uso del mouse.
Ubuntu Pocket Guide contiene prevalentemente istruzioni che mirano ad aumentare la produttività, pertanto è più rivolta all’utenza professionale, piuttosto che a quella domestica. Tra le varie sezioni, infatti, non troverete alcun riferimento a Facebook, Twitter o MSN: d’altra parte, tutti sono in grado di usare un social network, pochi di domare un pinguino. (sp)