Microsoft Internet Explorer precipita per la prima volta - dopo anni di predominio - sotto la soglia del 50% di quota di mercato. Gli internauti gli preferiscono Firefox e Chrome, soprattutto in Europa, mentre Safari impazza nel settore mobile.
Ormai è ufficiale, si sta chiudendo un’era per lo storico browser di casa Microsoft. Internet Explorer - pur rimanendo al vertice della categoria, sta vivendo un trend negativo che va indubbiamente far riflettere.
L’azienda Redmond non sarà certamente soddisfatta della notizia, mentre staranno festeggiando la fondazione Mozilla che, con il suo Firefox, si avvicina a quota 25%, e Google che, in soli tre anni, ha convertito a Chrome il 17% degli internauti mondiali. Insomma, l’open source sta conquistando ampi consensi e probabilmente sarà questa la strada da percorrere per risollevare le sorti di un “navigatore” ormai troppo “vecchio” e poco flessibile.
Safari, il browsersviluppato da Apple, resta stabile intorno al 6% ma leader indiscusso nella classifica “mobile” con il 62% di preferenze. Nel settore smartphone e cellulari, estremamente frammentato, l’unico valido concorrente è attualmente Opera Mobile con il 18%, anche se Android sta guadagnando rapidamente terreno. Questa, però, è un’altra storia che poco importa a Microsoft, almeno per il momento.
L’azienda di Redmond, dal canto suo, sta preparando la versione 10 di Internet Explorer, anche se la preview tecnica rilasciata a settembre ha suscitato opinioni discordanti. Sono passati solo due anni da quando la commissione antitrust europea ha posto il veto sulla pre-installazione del browser all’interno del sistema operativo Windows, ciò nonostante gli effetti si stanno già facendo sentire e ora sembra che il colosso del software non sappia più che pesci pigliare per il futuro.
Dietrologia a parte, va inoltre ricordato che non è la prima volta che l’azienda fondata da Bill Gates si trova a dover combattere una “guerra dei browser”. Il primo conflitto, infatti, scoppiò nel lontano 1995, quando il monopolista era Netscape e fu proprio Internet Explorer a sfidarlo e a batterlo in extremis, costringendo l’avversario all’oblio. Adesso, invece, è ufficialmente esplosa la seconda guerra dei browser e resta ancora da vedere come finirà perché, come sempre, Microsoftvenderà cara la pelle. (sp)