› Google Drive
› Categoria:
› Prezzo:
02/05/2012
› Lingua:
› Sviluppatore:
› Android:
di Luca Busani
Google Drive, nelle ultime settimane, è stato sulla bocca di tutti. Anche noi ne abbiamo parlato in lungo e in largo e ora vogliamo esaminare in dettaglio l’applicazione per Android che è stata rilasciata insieme al servizio di cloud storage del colosso di Mountain View.
Se in passato avevi già scaricato la precedente app Google Documents, ti sarai ritrovato nello smartphone in modo automatico Google Drive, perché di fatto si tratta della sua naturale evoluzione. Lo stretto grado di parentela diventa evidente appena viene avviata l’applicazione. D’accordo, l’interfaccia non è più divisa in riquadri ma in righe, eppure tutto il resto è molto simile. D’altra parte, già da tempo a Mountain View stanno cercando di dare un aspetto uniforme a tutti i loro prodotti, scegliendo sempre la stessa grafica pulita ed essenziale.
L’integrazione con il servizio di cloud storage di Google è già perfetta: selezionando la voce “I miei file” possiamo vedere l’intero contenuto dei 5 GB, o più di spazio a nostra disposizione, e aprire oltre 30 tipi di file diversi. C’è, inoltre, un’apposita sezione dedicata ai documenti che altri utenti hanno condiviso con noi, e un’altra ancora con la cronologia completa dei file che abbiamo modificato. Proprio come nella rubrica telefonica, basta scorrere il dito sul cursore che compare sul bordo destro del display per saltare di mese in mese, da un anno all’altro.
In altro a destra, troviamo due icone estremamente pratiche: una per creare con un tocco un nuovo documento e una per effettuare qualsiasi ricerca all’interno del disco virtuale. Scegliendo quest’ultima opzione, oltre alla classica riga bianca per inserire una stringa testuale, compare anche la ben nota icona grigia con il microfono, che contraddistingue il controllo vocale nelle applicazioni per Android che lo supportano: in questo modo, basta pronunciare la parola che vuoi cercare per ottenere una lista di tutti i documenti che la contengono.
Anche l’editor integrato di documenti di Office non è affatto male e non fa rimpiangere i ben più costosi Documents To Go e Quickoffice Le icone per impostare font, impaginazione e altre funzioni di base sono tutte sistemate in alto, su un’unica riga scorrevole, lasciando quanto più spazio possibile per il riquadro di lettura. Chiudiamo con il widget, che non è altro che il restyling di quello già visto in Google Documents: non sarà nulla d’eccezionale, ma semplifica la vita di chi fa un uso intensivo di Google Drive, e non è poco.
In più, consente di scattare foto a pagine e testi, per poi trasformarli in documenti attraverso il software OCR.
Ricapitolando, dopo aver confrontato sotto ogni aspetto il nuovo servizio di Google con i suoi rivali più agguerriti, abbiamo visto che anche l’app dedicata è davvero ben fatta e decisamente superiore alla media. Adesso siamo curiosi di provare la versione per iOS di questa applicazione, che dovrebbe essere rilasciata a breve. Se Google Drive dovesse superare anche quel test a pieni voti, diventerà senza dubbio il nuovo punto di riferimento nei servizi cloud. (sp)