Il futuro è il 3D ed ormai ci siamo rassegnati a quest'idea. Questo è indubbiamente un notevole progresso per l'intrattenimento domestico, ma non è esente da restrizioni e problemi, come ogni tecnologia precoce.
Il limite principale è sicuramente rappresentato dagli occhiali: le grandi case produttrici di televisioni hanno deciso all'unanimità d'adottare la tecnologia attiva, per valorizzare la visione stereoscopica. Di per sé, questo non sarebbe un vero e proprio limite, ma lo diventa se consideriamo che ognuna di esse adotta uno standard lievemente differente dalle altre. Immaginatevi durante i prossimi mondiali di calcio: un amico vi invita a vedere una partita della Nazionale, portate con voi i vostri occhiali 3D Samsung e, arrivati a casa sua, scoprite che ha appena acquistato una nuova TV Panasonic, assolutamente incompatibile con la vostra. Le soluzioni a questo punto potranno essere solamente due: possedere un paio d'occhiali per ogni marchio esistente, oppure acquistarne una dozzina e metterli a disposizione degli ospiti.
Lo stesso interrogativo dev'essere sorto nella mente dei progettisti Monster, azienda al vertice nella produzione di cavi ed accessori Hi-Fi, e così hanno ideato gli occhiali Monster Vision Max 3D, gli unici compatibili con tutti i televisori 3D sul mercato. Le lenti utilizzate sono d'altissima qualità e possono essere indossati tranquillamente insieme agli occhiali da vista, mentre il segnale che ricevono è praticamente perfetto, perché trasmesso in radiofrequenza e non mediante i tradizionali raggi infrarossi. Il prezzo di un prodotto eccezionale è ovviamente superiore alla media: dovrete spendere 200€ per il primo paio e 140€ per ogni paio aggiuntivo.
Le premesse sono ottime ed il tentativo di uniformare la tecnologia 3D è ammirevole, ma siamo convinti che il vero salto di qualità si avrà quando arriveranno sul mercato i primi televisori autostereoscopici, che riusciranno a rendere la tridimensionalità ad occhio nudo: in questo modo, scompariranno lo stress causato da una prolungata visione "innaturale" ed il fastidio d'indossare ingombranti occhiali scuri che non consentono di distogliere lo sguardo dallo schermo. Il primo assaggio l'abbiamo già avuto durante l'ultimo E3, con la presentazione del Nintendo 3DS, ma rimane grande la curiosità di vedere questa tecnologia applicata a pannelli di dimensioni più importanti. Solo allora ci si potrà dedicare ad una nuova dimensione da (ri)sperimentare nelle nostre sale cinematografiche, l'Odorama.