di Alessia Vicinanza
Ti sei mai chiesto a chi sia venuta l’idea geniale di inventare il mouse? O credevi che fosse qualcosa di ovvio fin dall’inizio? Dietro un oggetto così importante, ci deve essere qualcuno di altrettanto interessante...
"Engelbart è stato inserito nel 1998 nella Hall Of Fame degli inventori"
Mica uno qualunque - Mouse e tastiera, ossia le due periferiche che hanno decretato il successo del computer moderno. Sappiamo ormai tutto sul perché usiamo proprio un modello Querty e perché c’è quel misterioso tasto ESC, adesso è il turno del mouse. Douglas Engelbart, il vero padre dell’idea, ci ha lavorato a lungo. Il suo progetto, sviluppato nell’ambito del suo “Augmentation Research Center”, era completo e all’avanguardia. Lo scienziato, già negli anni sessanta ipotizzava una versione aumentata della realtà e dell’intelletto umano. Engelbart ha sviluppato il mouse, ma ha anche contribuito a tantissime altre invenzioni, di cui 45 brevettate a suo nome..
Detto, fatto - Il grande desiderio dell’inventore americano si evince dalle sue stesse parole: «Sarebbe magnifico se potessi inspirare gli altri, aiutandoli a realizzare i propri sogni». Di sicuro di persone ne ha aiutate parecchie. Pochi sono, invece, coloro che hanno aiutato lui nel 1964 quando sperimentava il primo prototipo di “mouse” realizzato da una scatola di legno e due rotelle di metallo che permettevano di muoverlo sugli assi cartesiani. L’idea iniziale in effetti era questa, ossia quella di un “indicatore di posizione X-Y per sistemi dotati di schermo”. Pensa che Engelbart ha ricevuto la conferma della registrazione del suo brevetto solo nel 1970!
Momenti storici - Il grande annuncio avvenne, però, molto prima, nel 1968. Douglas Engelbart, in una presentazione di 90 minuti tenutasi nel suo laboratorio - puoi guardarla qui sotto - mostrò al mondo i primi dispositivi che col passare degli anni sarebbero diventati quello che oggi conosciamo tutto come mouse. Senza saperlo, in quel momento stavamo assistendo, anche alla nascita delle prime schermate dotate di "finestre" - e non di semplici scritte -, all'invenzione degli ipertesti (e relativi link) e alla videoconferenza.
Ma perché si chiama così? - Prima di dirtelo, Douglas Engelbart sappi che ha fatto giusto in tempo a registrarne la paternità. Il trackball, innanzitutto, esisteva già dal 1952, grazie al trio composto da Tom Cranston, Fred Longstaff e Kenyon Taylor (ma era un progetto militare segreto). Anche Telefunken, inoltre, aveva già prodotto qualcosa di simile e messo in vendita nello stesso ’68. Quasi dimenticavo: Il mouse si chiama così perché il filo che usciva dalla parte inferiore ricordava una coda, rendendolo simile all’animaletto, ovvio no? (sp)
Douglas Engelbart presenta al mondo il primo mouse