Videogallery - Tributo a Steve Jobs
Steve Jobs presentò il primo Macintosh 28 anni fa in occasione dell’annuale incontro con gli azionisti Apple. Era il 24 gennaio 1984, e da allora, l’azienda di Cupertino ha fatto davvero tanta strada, tra alti e bassi, eppure alcune cose sono rimaste immutate.
“Sono passati 28 anni ma alcune cose non sono cambiate”
Primo all-in-one - Stiamo parlando dei primi anni Ottanta e i computer occupano intere scrivanie e non erano altro che macchine da scrivere “evolute”. Un giovane californiano, pieno d’entusiasmo, si presenta con una borsa scura davanti all’assemblea degli azionisti dell’azienda fondata qualche anno prima, insieme a Steve Wozniak e, con pochi rapidi gesti, estrae il primo all-in-one - se così possiamo definirlo - con interfaccia grafica a finestre e mouse: era il Macintosh.
One more thing - Completato l’avvio, il Macintosh fa una carrellata del software in dotazione e, con le dovute proporzioni, nei vari MacWrite e MacPaint si intravedono i semi dei successivi iWork ed iPhoto. Perfino Steve Jobs sembra lo stesso che, 23 anni dopo, avrebbe estratto un altro computer - il primo MacBook Air - da un’anonima busta da lettere marrone. E non manca neanche il famoso “one more thing”, il classico colpo di scena: il computer, al termine della presentazione, “parla” alla platea, proprio come ha fatto l’iPhone 4S l'anno scorso, e qui l’analogia è palese.
Vintage d’autore - La sala accolse la presentazione con un applauso scrosciante e con grande soddisfazione di Jobs. A distanza di quasi tre decenni, rivedere quell’evento da un lato suscita un misto di nostalgia e divertimento, perché quello che rappresentava il sogno informatico dell’epoca è ora un pezzo da museo del modernariato, dall’altro lascia intuire la genialità di un uomo che ha cambiato per sempre il nostro modo di concepire la tecnologia.
Ieri come oggi - Il mondo è cambiato radicalmente in pochissimo tempo. All’epoca non c’erano intelligenze artificiali all’altezza di Siri e i telefoni cellulari erano un lusso per pochi, mentre le TV trasmettevano giusto un paio di canali. Il succo, però, è un altro: nonostante tutto questo progresso, le vere innovazioni e le grandi personalità sono arrivate immutate fino ai giorni nostri, e questo deve far riflettere. Buon compleanno, Macintosh! (sp)
Luca Busani
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