Progettato da David Lewis (pluripremiato designer, i cui prodotti sono esposti anche al MoMA di New York), questo subwoofer è grande circa come una lampada da tavolo, ha una gradevole forma che ricorda un tulipano e grazie alla particolare disposizione degli altoparlanti al suo interno (sono posti uno di fronte all'altro) può essere sistemato in mille modi diversi: può essere persino fissato orizzontalmente (ed è la prima volta per un subwoofer!), consentendo di far svanire "magicamente" tutti i fili all'interno della parete.
Nonostante le dimensioni estremamente contenute, avrà una potenza di 200W; nulla in confronto ai mostruosi 850W del fratello maggiore BeoLab 2, ma... chi può permettersi in casa un volume tale da sfruttare una potenza simile? E, soprattutto, quale vicino di casa lo consentirebbe?
Può essere controllato attraverso un elegante pannello a sfioramento ed è coperto da un involucro in alluminio che sarà disponibile in diversi colori e materiali. A questo punto credo sia inutile sottolineare che un prodotto come il BeoLab 11 vada abbinato ad uno stereo quantomeno dignitoso.
Negli Stati Uniti verrà commercializzato a partire da maggio, mentre per averlo in Italia bisognerà attendere l'estate, ad un prezzo di circa €1500. Gli appassionati di musica, infine, andranno in visibilio sapendo che è in grado di emettere suoni bassi fino a 30Hz; ma guai a voi che avete pensato anche solo per un istante di fargli suonare dei "miseri" MP3: sarebbe come far tirare un aratro ad un purosangue arabo...