di Luca Busani
"Non farà rimpiangere i modelli più costosi usati a Hollywood"
A 4 anni dalla Mark II
3.500 dollari
studios
Che corpo... - Sono stati apportati pochi cambiamenti degni di nota al corpo macchina. È stato, per esempio, riposizionato l’interruttore d’accensione e spegnimento, inserito un pulsante programmabile accanto a quello di scatto e aggiunto alla ghiera per la selezione delle modalità lo stesso sistema di sicurezza della EOS 60D, che richiede una leggera pressione prima della rotazione. Niente di eclatante, ma dobbiamo ammettere che sono piccole finezze che evidenziano un’attenzione quasi maniacale per i dettagli, che può fare la differenza.
Robusta e sicura - La scocca in magnesio garantisce una presa solida e una robustezza unica. È stata migliorata anche la tropicalizzazione, anche se continuiamo a preferire la EOS 1D X per le escursioni nelle foreste pluviali. Visto che stiamo parlando di sicurezza e affidabilità, ricordiamo che è stato aggiunto un secondo slot per le schede di memoria, finalmente compatibile con lo standard SD, che consente ai fotografi più paranoici di salvare le immagini in duplice copia. Anche il display è stato allargato di quasi un quarto di pollice, superando il milione di pixel di risoluzione, e ora risulta perfettamente leggibile anche in piena luce.
Scatta quasi senza luce - Le novità più interessanti sono, però, all’interno della nuova 5D Mark III. Non parliamo tanto del sensore full-frame - che è passato da 21,1 a 22,3 Megapixel - quanto piuttosto dei pixel stessi che lo compongono e che adesso sono molto più sensibili alla luce. Il merito è soprattutto di una microlente che concentra i raggi sul sensore e che è già stata utilizzata con successo nella EOS 60D. L’ultima nata in casa Canon, in pratica, può spingersi fino a 26.500 ISO, generando un rumore elettronico a 3.200 ISO che è confrontabile con quello della vecchia Mark II a 800.
L’autofocus più veloce del West - Uno dei limiti più grandi che presentava il modello precedente era la velocità di messa a fuoco che, a distanza di quasi un lustro dal lancio, risultava bassa, soprattutto se confrontata con quella delle rivali più agguerrite di Nikon e Sony. Il sistema di autofocus scelto per la Mark III è lo stesso della sorella maggiore 1D X e utilizza ben 61 punti, contro i 9 del vecchio modello.
Anche il nuovo processore Digic 5+ contribuisce ad accelerare il processo e, così, anche in condizioni di scarsa illuminazione, la fotocamera è pronta allo scatto in un baleno. Per la gioia di chi cerca sempre di "cogliere l’attimo" tra atleti, bambini e cuccioli in perenne movimento.
Vuole sfondare a Hollywood - Per quanto riguarda i video, prima ci siamo forse lasciati prendere dall'entusiasmo perché, a ben guardare, la nuova 5D non ha poi introdotto chissà quali novità, visto che già il modello precedente si comportava in modo eccellente. Anche in questo caso, si tratta più che altro di rifiniture: è stato inserito il connettore per le cuffie, da utilizzare per monitorare i volumi durante le riprese, aggiunta una nuova modalità che si spinge fino a 60 fps quando si gira in HD, e sviluppato un apposito codec che comprime in modo indipendente ogni singolo frame, semplificando la fase di post-produzione.
Meno rolling shutter - Se proprio vogliamo essere pignoli, ci sono ancora un paio di dettagli ancora da migliorare. Il collegamento esterno tramite porta HDMI, per esempio, arriva a una risoluzione massima di 720p e non supporta ancora lo standard Full HD a 1080p Manca, inoltre, la possibilità di salvare ogni frame del filmato senza alcuna compressione e, infine, Canon non ha ancora del tutto risolto il problema del cosiddetto “rolling shutter”, ovvero quel sistema di acquisizione digitale delle immagini, che genera strane distorsioni quando vengono ripresi oggetti in rapido movimento. Bisogna, però, riconoscere che quest’ultimo inconveniente è stato sensibilmente ridotto rispetto agli altri modelli visti finora.
Non può mancare l’HDR - Le novità della Canon EOS 5D MK3 non finiscono qui, perché c’è l’immancabile modalità di scatto per le foto HDR - così di moda oggi - che permette addirittura di impostare quanto vividi e contrastati debbano essere i colori nell’immagine finale, e altri interessanti “fronzoli”. Ti stai domandando se la consigliamo? Certo, non avrà un prezzo popolare, ma adesso che la distanza tecnologica con la sorella maggiore 1D X si è davvero assottigliata, vale ogni euro speso. (sp)
Ammira la nuova Canon EOS 5D Mark III