Trucchi & consigli - Addomestica il Lion di Apple in dieci mosse
Partenza col botto per iBooks 2 di Apple. Scaricati già 350 mila libri nel nuovo formato digitale e anche l'app iBooks Author va a gonfie vele. Non mancano però le critiche: Apple sta uccidendo gli ebook? La scelta di Cupertino di escludere le tecnologie concorrenti continua a far discutere.
“I nuovi iBooks non sono compatibili con lo standard libero ePub”
Prova di forza -Apple si conferma il Re Mida del mondo digitale: tutto quello che tocca diventa oro. Persino l’ebook, che da anni stentava a trovare il successo che meritava, nella versione firmata Cupertino riesce a sfondare. Non è passata neanche una settimana dal lancio di iBooks 2 che è già record con 350 mila download di libri nel nuovo formato digitale in tre giorni. E non se l’è cavata male neanche iBooks Author, l’applicazione che permette di creare libri di testo elettronici per le scuole, con 90 mila download al suo attivo. I dati, resi pubblici da Global Equities Research, non svelano però l’aspetto più interessante: quante delle copie scaricate sono gratuite e quante a pagamento?
Libri del futuro -Era stato lo stesso Steve Jobs a pensare e progettare gli iBooks - libri in edizione digitale - con l’intenzione di rivoluzionare i metodi di apprendimento degli studenti nelle scuole americane. Metodi ritenuti dal fondatore di Apple troppo antiquati e poco allettanti per i giovani 2.0 degli anni Duemila. E non è un caso che, insieme al nuovo iBooks 2.0, sia stata rilasciata anche iBooks Author per realizzare gratuitamente i testi del futuro. Apple, però, con la seconda edizione di iBooks, si è spinta forse troppo oltre.
Ucciderà l’ebook? - I libri nel nuovo formato per iBooks 2, infatti, non sono in tutto e per tutto uguali alla versione precedente, ossia non sono più pienamente compatibili con lo standard internazionale ePub. Uno standard libero, gratuito e aperto che permette a molte applicazioni di creare libri elettronici, mentre i nuovi iBooks di Apple sono realizzati con alcune estensioni proprietarie dello standard non documentate. Questo dettaglio, nel futuro prossimo, potrebbe dire che non sarà possibile realizzare iBooks al 100% compatibili senza usare iBooks Author. Ossia senza avere un Mac. Allo stesso tempo i testi realizzati con iBooks Author non sono del tutto compatibili con i normali ebook reader che leggono il formato ePub, come il Kindle di Amazon.
Internet in rivolta -Appena si è diffusa la notizia sul web è proliferata la protesta.
Ed Bott, blogger di ZdNet.com, parla apertamente di sabotaggio degli ebook da parte di Apple. James Turner, su Oreilly.com, fa notare che «se Apple avesse voluto giocare pulito, avrebbe fatto la nuova versione degli iBooks secondo lo standard aperto». Daniel Glazman, co-chairman del World Wide Web Consortium (W3C), parla invece di «errore strategico di Apple». (sp)
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