di Simone Santoni
AMD cerca di recuperare terreno sulla rivale Intel nel settore degli ultrabook, portatili potenti a prezzi super convenienti nati per contrastare lo strapotere dell'Apple MacBook Air. Il suo asso nella manica è il nuovo processore nome in codice “Trinity”, tutta potenza a prezzi e consumi contenuti.
"La carta vincente è un incremento delle prestazioni fino al 29% rispetto al chip precedente"
Prestazioni al top -
Accelerated Processing Units
Tutto il giorno con te - Trinity, all’atto pratico, garantisce una riduzione del consumo energetico, pari alla metà rispetto alla generazione precedente. L’autonomia di un notebook raggiunge così le 12 ore grazie all’accoppiata CPU “Piledriver” e tecnologia AMD Start Now che permette di entrare e uscire velocemente dalla modalità a basso consumo: il computer si accende in soli 10 secondi e si riattiva dalla modalità sleep in appena 2 secondi.
Prezzo o prestazioni? - Kirk Skaugen - VP Intel - è convinto che la guerra a AMD non vada fatta a livello di prezzi ma soprattutto di “specifiche tecniche”, ossia di prestazioni. Rory Read - chief executive di AMD - ritiene, invece, che anche i prezzi giocheranno un ruolo fondamentale nel settore degli ultrasottili e promette che i modelli con tecnologia AMD saranno più convenienti a partire dai 500 dollari contro i 750/800 di quelli targati Intel. E chissà se la politica AMD, in questo periodo di austerity, non si riveli vincente!
Nemico comune - Che si tratti di Intel o di AMD, tutti i produttori di ultrabook hanno uno scopo comune: dar del filo da torcere al MacBook Air di Apple. Attualmente il “piccolo” di Cupertino resiste, ma con questi presupposti basterà solo aspettare e goderci lo spettacolo! (sp)