Non è una bella notizia visto che il sistema operativo firmato Google furoreggia sugli smartphone di mezzo mondo. È però quanto sostiene un esperto di sicurezza che ne ha passate al setaccio 10.000 scoprendo che 800 programmi spifferano in giro le tue informazioni personali.
“Google dovrebbe controllare meglio le applicazioni che arrivano sul suo Android Market”
App spione - Lo studio condotto da Neil Daswan, co-fondatore e Chief Technology Officer di Dasient - azienda specializzata in sicurezza - ha analizzato 10.000 applicazioni Android scoprendo che almeno 800 programmi, quindi l'8%, trasmette informazioni private dell'utente a server non autorizzati.
Maggiore controllo - Neil Daswani sostiene, inoltre, che undici delle applicazioni analizzate spediscono addirittura Sms indesiderati. Il principale problema è che l'Android Market, a differenza dell'App Store, non ha una rigida politica di selezione all'ingresso delle applicazioni che vanno poi a finire sugli scaffali virtuali del negozio virtuale di Google. La mancanza di una precisa regolamentazione è, per certi versi un bene. Perché stimola la fantasia degli sviluppatori, ma il rovescio della medaglia è che l'Android Market diventa così anche terreno fertile per i truffatori. Google nell'ultimo anno ha aumentato i controlli, ma forse dovrebbe controllare le credenziali all'ingresso e non solo a posteriori. Neil Daswani presenterà i dati completi della ricerca in occasione della conferenza Black Hat in programma a Las Vegas il prossimo 30 luglio. (gt)
Silvia Ponzio