Chiude i battenti la storica “fabbrica di idee” di Mountain View che ha dato i natali a servizi come Gmail, Maps e Docs. Google preferisce concentrarsi sui prodotti attuali, che sono davvero tanti, invece che investire risorse nella sperimentazione.
“La chiusura dei Labs, assicura Google, non è assolutamente la fine della sperimentazione”
Focus sui prodotti - È dal 2002 che sfornato servizi che, in molti casi, hanno cambiato radicalmente il modo di vivere la rete: Gmail, Maps e Docs. L'annuncio della chiusura dei Google Labs arriva direttamente dal blog ufficiale di BigG che spiega che, in questo momento, preferisce concentrare i suoi sforzi sui prodotti attuali, come il nuovissimo Google+.
L'innvazione continua - è lecito chiedersi, a questo punto che fine faranno tutti i progetti ancora in fase di sviluppo Google Labs. Alcuni saranno abbandonati, mentre altri saranno integrati in altri prodotti o servizio o resi disponibili sotto forma di applicazioni sull'Android Market. La fine dei Google Labs, spiega l'azienda, non significa la fine dell'innovazione perché Google continuerà a sperimentare e sfornare nuove funzioni per i suoi prodotti e servizi. (gt)
Silvia Ponzio