Si chiama Hypstair il progetto messo a punto da un consorzio di aziende e di atenei europei (tra cui l'Università di Pisa) con l'obiettivo di realizzare aerei a basso impatto ambientale, dotati di un sistema di propulsione ibrida, simile (per certi aspetti) a quello che si sta gradualmente affermando tra gli autoveicoli.

Non solo ecologico. Il propulsore, da circa 200 kW, ha infatti la stessa potenza di un modello tradizionale a pistoni: in questo caso, però, a muovere l'elica è un motore elettrico che - a seconda dei casi - ricava energia da una batteria, da un generatore a combustibile oppure da entrambe le fonti.
L'impiego di questa nuova generazione di aerei leggeri consentirebbe di unire i benefici delle basse emissioni inquinanti a quelli di un ridotto consumo di carburante, a tutto vantaggio (anche) dei costi di trasporto.
le regole. Qualche giorno fa sono stati eseguiti i primi test sui componenti del propulsore: il motore, l’inverter, i sistemi elettronici di controllo, oltre alla speciale elica progettata per questa applicazione. I risultati daranno indicazioni sia ai ricercatori, per gli sviluppi successivi del progetto, sia a chi si occuperà di stabilire le norme sulla sicurezza - che, al momento, per gli aerei ibridi non esistono ancora.