Tempi duri per Tesla, la casa automobilistica di Elon Musk. Ad essere sotto accusa è ancora una volta la funzione Autopilot che dallo scorso anno equipaggia le auto elettriche californiane: domenica scorsa, infatti, nel Montana, una Model X sarebbe andata a sbattere contro un guard rail di legno mentre i comandi erano affidati al sistema di guida autonoma.
L'incidente, che non ha avuto conseguenze per gli occupanti, segue quello ben più grave del 7 maggio scorso, quando un uomo a bordo della sua Model S che viaggiava in modalità Autopilot ha perso la vita quando l'auto si è schiantata in autostrada contro un camion.
Pilota quasi automatico. L’Autopilot di Tesla è quanto di più vicino alla guida automatica oggi sul mercato: quando la funzionalità è inserita, un sistema di radar, sensori e telecamere tiene la vettura in carreggiata seguendo le linee di delimitazione delle corsie e mantiene la corretta distanza dalla vettura che precede.
Il sistema è anche in grado di eseguire sorpassi, quando il conducente aziona la freccia, e si disattiva automaticamente premendo i pedali di acceleratore o freno o agendo sullo sterzo.
Pisolino? No, grazie. Nelle raccomandazioni sull’uso del sistema Tesla spiega molto chiaramente che Autopilot non sostituisce il conducente, che non è bene distrarsi e che il volante non va abbandonato se non per brevi periodi.
Ma a guardare i video pubblicati su Youtube, in cui i proprietari delle Tesla leggono il giornale, lavorano al PC o fanno uno spuntino mentre l’auto si guida da sola a tutta velocità, sembra che le indicazioni della casa siano spesso ignorate.
Per l'incidente più recente sembra che la responsabilità sia del conducente, che ha deciso di affidarsi ad Autopilot su una strada piuttosto tortuosa e con le carreggiate non delimitate, mentre il sistema è da impiegarsi solo in presenza di linee bianche ben definite.
Inchiesta in corso. Ben più complessa è la situazione per ciò che riguarda l'incidente di maggio: l’NHTSA, l’ente americano per la sicurezza stradale, ha aperto un’inchiesta per accertare le responsabilità dell'incidente.
Se dovesse risultare un’effettiva anomalia nel sistema Autopilot per Tesla potrebbero essere guai seri: l’ente ha infatti la facoltà di comminare multe pesantissime, di obbligare i produttori a richiamare tutti i veicoli e anche di sospendere l’omologazione alla circolazione.
Tesla non intende comunque fare marcia indietro su Autopilot e si affida alla statistica, facendo notare come si sia verificato un solo incidente fatale su oltre 200 milioni di km percorsi in tutto il mondo dalle Model S equipaggiate con questo software.