di Peppe Croce
Alla fine Volkswagen è riuscita a comprare il 100% di Porsche senza farsi dissanguare dalle tasse. Le due case automobilistiche, dopo 74 anni, tornano definitivamente sulla stessa strada.
"Ferdinand Porsche disegnò il mitico Maggiolino nel '38"
Sì, lo voglio -
Questione di tasse - L'accordo Volkswagen-Porsche che avrebbe dovuto portare all'acquisizione totale della seconda da parte della prima risale al 2009, ma l'integrazione è stata rallentata da complesse questioni fiscali. Se Volkswagen avesse semplicemente comprato Porsche, infatti, sarebbe stata costretta a pagare 1,5 miliardi di tasse allo Stato. La soluzione è stata trovata con la concessione a Porsche di una compartecipazione alle azioni VW, per un valore pari a quello di Porsche stessa, in cambio del famoso 50,1% del marchio sportivo. Tecnicamente risulta una ristrutturazione aziendale in cui entrambi gli attori si scambiano reciprocamente le azioni e, di conseguenza, è tutto esentasse!
Un corteggiamento lungo 74 anni - A dirla tutta, però, le due case sono legate tra loro da una storia lunga tre quarti di secolo. La Volkswagen, infatti, nasce come progetto politico-industriale di Adolf Hitler nel 1937. Il dittatore voleva costruire la macchina del popolo, ovviamente tedesca al cento per cento. Se la fece disegnare dall'ingegner Ferdinand Porsche che, in meno di un anno, realizzò il Maggiolino. L'auto ebbe un successo enorme, che superò persino la sconfitta in guerra della Germania nazista e diede inizio alla storia del marchio. Ora, dopo 74 anni, padre e figlio tornano sotto lo stesso tetto. (sp)