Quando si parla di ridurre l’inquinamento, spesso si pensa alle auto elettriche. Ed è vero: l’unico motore che garantisce emissioni zero è quello elettrico. Purtroppo, però, allo stato attuale è una tecnologia difficile da applicare perché l’autonomia di queste macchine è spesso troppo bassa (in genere inferiore ai 200 km), i tempi di ricarica sono lunghi (superiori alle 4 ore), i costi sono alti e le colonnine di ricarica non sono diffuse sufficientemente sul territorio.
Dare al motore elettrico un piccolo aiuto con un motore termico. O, in parole più semplici: l’ibrido. Toyota ha scelto di dotare le sue auto della tecnologia Full Hybrid, dove il motore elettrico è in grado di funzionare in autonomia o, quando serve, in collaborazione con un motore termico.

Il sistema di Toyota è gestito da una centralina in grado di determinare la potenza richiesta dal guidatore e di decidere autonomamente se far funzionare il motore elettrico, quello a benzina, oppure entrambi. Tale logica permette di massimizzare l’efficacia del sistema propulsivo, prediligendo l’utilizzo del motore elettrico quando non è richiesta una potenza addizionale alla vettura.
Il Full Hybrid. Nello specifico, l’ibrido Toyota è sviluppato per massimizzare l’efficienza e ridurre gli sprechi. In tutte le fasi in cui non ce n’è bisogno, il motore a benzina non si accende. Accade per frenate, decelerazioni, discese, accelerazioni dolci, soste ai semafori, marcia entro certi limiti di velocità. In più, nei primi tre casi, il motore elettrico inverte il proprio funzionamento e lavora come generatore, caricando le batterie della vettura ed aumentandone l’autonomia.


ULTIMA GENERAZIONE. La tecnologia ibrida di Toyota è sempre in evoluzione. Quella di ultima generazione, installata sulla nuova Prius e su tutti i futuri modelli Toyota, è stata sottoposta a un test drive con utenti di età, sesso e stile di guida diversi da parte di un istituto di ricerca specializzato. I risultati? Più del 60% del percorso e più del 70% del tempo l’auto ha viaggiato a zero emissioni, cifre che diventano il 76% e il 79% nel ciclo urbano.
Questa è la seconda di 5 puntate sulla visione di Toyota per la mobilità sostenibile. La prima puntata si trova qui