La sensibilità ecologica è in forte crescita perfino nel nostro paese, prova ne è il risultato dell’ultimo referendum che ha definitivamente bocciato il nucleare. Per gli stessi motivi, forte è l’interesse da parte dell’opinione pubblica verso le auto elettriche, ipertecnologiche e rispettose verso l’ambiente, che sono considerate il mezzo di locomozione del futuro. Ormai tutte le case automobilistiche che contano sono pronte a lanciarsi nel settore e le performance delle loro vetture sono nettamente migliorate in un paio d’anni: modelli come la Nissan LEAF sono già realtà, raggiungono velocità in linea con quelle delle comuni utilitarie ed autonomie più che sufficienti per i pendolari. A proposito, cosa succederebbe se vi dimenticaste di mettere in ricarica la macchina quando rientrate dall’ufficio? In effetti, potrebbe capitare a chiunque di rimanere a corto d’energia nel bel mezzo di un viaggio e, almeno per i primi tempi, sarà un’impresa ardua trovare un distributore attrezzato per il rifornimento nelle vicinanze. La stessa Nissan ha pensato ad una soluzione a breve termine per questo tipo di problema, nell’attesa che il mondo intero s’attrezzi: ha ideato uno speciale carro attrezzi - no, non un Carl Attrezzi, quello lo troverete al cinema dalla prossima settimana - dotato di una maxi batteria, in grado di rimettere in marcia in pochi minuti un’auto elettrica. Il progetto è nato dalla collaborazione della casa con la Japan Automobile Federation - l’equivalente nipponica dell’ACI nostrana - e si baserà principalmente su un servizio in abbonamento: a fronte di una quota d’iscrizione annuale, verrà attivato un numero verde che potrà essere contattato 24 ore su 24 e che invierà sul posto il carro attrezzi più vicino. A ben pensarci, questo camioncino itinerante dovrà essere dotato anche di un gancio per il traino da usare nei casi più gravi - quando, ad esempio, una batteria smette di funzionare, proprio come accade abitualmente con i telefonini - ed al massimo potrà avere un’alimentazione ibrida, perché sarebbe ridicolo ricaricare un altro mezzo per poi scoprire d’aver esaurito il proprio serbatoio d’energia e dover infine chiamare in aiuto un ulteriore carro. La vera rivoluzione si avrà con l’avvento delle prime macchine autosufficienti, dotate di pannelli fotovoltaici od altri generatori, che sfrutteranno fonti rinnovabili a basso costo; ciò nonostante, l’idea nell’insieme merita sicuramente un bel 6+ d’incoraggiamento.
Il carro attrezzi che ti ricarica l’auto elettrica
Nasce il carro attrezzi adatto
