di Peppe Croce
Honda ha vinto il processo di appello contro Heather Peters, che la accusava di pubblicità ingannevole sui reali consumi della sua Civic ibrida. Il giudice ha precisato che il tribunale competente è quello federale.
"Honda vince i processi, ma ci sono 200mila consumatori infuriati"
Palla al centro -
la partita tra Honda e Heather Peters
Salvata da un cavillo - A salvare Honda è stata soprattutto una questione di procedura legale. Il giudice, che di nome fa Dudley W. Gray II, ha specificato che la Peters si è rivolta alla Corte di Stato mentre avrebbe dovuto chiedere un giudizio alla Corte Federale, competente in questi casi. Decidere se i messaggi pubblicitari siano o meno conformi ai consumi dichiarati alle agenzie federali, infatti, non è un compito che può spettare ad un giudice statale. Come dire: Honda salvata dal federalismo!
La class action resta - I guai per Honda, però, non sono affatto finiti perché ha ancora in corso una gigantesca class action - in America le class action sono frequentissime - con 200mila consumatori infuriati per i consumi della Civic ibrida. La stessa Peters, inizialmente, aveva aderito alla class action per poi ritirarsi e procedere da sola. Il verdetto della prima Corte, favorevole alla Peters, aveva convinto altri 1.700 acquirenti di ibribe Honda a uscire dalla class action. La stessa Honda precisa, però, che da gennaio a oggi ha avuto la meglio in 16 casi giudiziari su 17. La questione dei consumi della Civic ibrida - che potrebbe aprire una voragine enorme nel mercato americano dell'auto, perché si potrebbe riportare tale e quale per tutte le altre auto, anche non ibride - è quindi tutt'altro che chiusa. (sp)