Motori

Guida autonoma e car sharing: il futuro dell’auto secondo Renault

Il futuro dell’auto secondo Renault? Autonomo, elettrico e connesso. Siamo andati a vederlo (e a toccarlo con mano) a Parigi, nel centro di ricerca del gruppo francese.

Se c'è una certezza nel mondo delle auto è che tutte le grandi aziende vedono il proprio futuro come produttori di auto a guida autonoma, alimentate da batterie elettriche e connesse tra loro per offrire servizi di mobilità condivisa. E anche Renualt non fa eccezione: la sua idea di futuro prevede più condivisione che possesso, nuovi modelli ma anche inedite soluzioni di mobilità.

Nei giorni scorsi siamo stati a Parigi dove abbiamo potuto vedere le ultime innovazioni della Casa francese (a VivaTech, salone dedicato alla tecnologia e alle start-up) e toccarle con mano (all’Università di Parigi-Saclay).

Una Renault Zoe modificata con un sistema a guida autonoma per muoversi all'interno dell'università di Parigi-Saclay come mini bus.

Guida autonoma nel campus. Nella prima tappa del nostro viaggio siamo andati nell’Università di Parigi-Saclay, sede del progetto Paris-Saclay Autonomous Lab inaugurato lo scorso 15 maggio e sviluppato dal Gruppo Renault insieme alla società di trasporto pubblico Transdev, all’istituto di ricerca IRT SystemX e a Vedecom (ente dedicato alla mobilità ecologica). L’obiettivo di questa iniziativa? Stabilire le condizioni di un servizio di mobilità autonoma su larga scala testando - all’interno del campus dell’ateneo francese - una rete di trasporto composta da veicoli a guida autonoma coordinata da un sistema di supervisione.

In poche parole un car sharing con una flotta di Renault Zoe (l’auto elettrica più venduta in Italia nei primi quattro mesi del 2019) modificate per renderle autonome e programmate per funzionare come mini autobus in funzione nei luoghi più frequentati del campus universitario.

L'interno della Renault Zoe modificata con un sistema a guida autonoma per muoversi all'interno dell'università di Parigi-Saclay come mini bus. Il prototipo, in fase di test, prevede la presenza di un autista che interviene in caso di problemi.

Durante la nostra visita abbiamo percorso circa un chilometro a bordo delle Zoe “che guidano da sole”: un’esperienza nel complesso positiva, anche se non ancora del tutto autonoma (il collaudatore al nostro fianco è infatti dovuto intervenire un paio di volte per effettuare lievi correzioni, nulla di grave comunque).

Micromobilità. Durante la visita allo stand Renault a VivaTech 2019, invece, siamo saliti a bordo di EZ-POD: un veicolo compatto (solo 3 metri quadrati di superficie occupata) biposto elettrico a guida autonoma realizzato sulla base della Twizy.

Una soluzione di micromobilità adatta a soddisfare le esigenze di persone con mobilità ridotta - anziani con pacchi della spesa, persone con bambini o bagagli, etc… - in luoghi chiusi come parcheggi, hotel e centri commerciali adattabile anche al trasporto urbano, sempre per percorsi brevi, di persone o merci.

EZ-FLEX, un prototipo di furgoncino elettrico con un’autonomia di 100 km e moduli posteriori intercambiabili

Furgoni elettrici. Sempre a VivaTech 2019 Renault ha mostrato EZ-FLEX, un prototipo di furgoncino elettrico con un’autonomia di 100 km e moduli posteriori intercambiabili. Una sperimentazione con le poste francesi consentirà di testare questo mezzo in tempo reale per permettere di sviluppare veicoli ancora più adatti alla logistica urbana del futuro.

Renault nei prossimi anni vuole diventare anche un operatore di servizi a noleggio automatizzati e sta già lavorando oggi in questa direzione attraverso numerose partnership. Qualche esempio? L’accordo con Klépierre, una catena di centri commerciali, per dotare i parcheggi dei supermercati di colonnine di ricarica utilizzabili per il car sharing dai clienti dei negozi di giorno e dai residenti la sera e durante i weekend. Oppure diverse partnership per offrire le sue auto elettriche ai servizi di car sharing di Parigi e Madrid.

19 maggio 2019
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