Si chiama “punto cieco” (o morto), è una porzione dello spazio dietro alla nostra automobile che ha una particolare caratteristica: quando un’auto che ci sta sorpassando si trova a occupare quella zona, risulta temporaneamente invisibile ai nostri specchietti.
Nessun mistero: succede che, per una questione di ottica, l’automobile sparisce dalla vista di quello interno e, finché non ci ha quasi completamente affiancato, anche di quello esterno. E se malauguratamente, proprio in quegli istanti, decidessimo di effettuare un sorpasso, le probabilità di causare un incidente sarebbero altissime.
Come un mini-radar
Anche nel caso del “punto cieco”, la tecnologia ci mette a disposizione strumenti sempre più raffinati per ridurne (in qualche caso, eliminarne) i pericoli. Si tratta di sistemi di “monitoraggio” basati su telecamere o su sensori a ultrasuoni (di solito piazzati nei paraurti) che misurano la distanza e la velocità dagli altri veicoli che sopraggiungono da dietro, segnalando (con allarmi sonori o con spie luminose, a seconda dei modelli) quando una macchina (o una moto) in fase di sorpasso si trova proprio nella zona di rischio.
Non solo: l’allarme può scattare anche al di fuori del “punto cieco”, per esempio quando nel raggio di 50/60 metri c’è un’auto che si avvicina troppo velocemente, creandoci un pericolo nel caso in cui decidessimo di iniziare un sorpasso.
Lo specchietto intelligente.
Una soluzione che consente di migliorare la visibilità dello specchietto interno è quella che Nissan ha presentato qualche mese fa in occasione dell'ultimo Salone di Ginevra, la celebre passerella con le ultime novità dell’alta moda... automobilistica.
Si tratta del primo specchietto retrovisore al mondo dotato di display a cristalli liquidi: a seconda delle preferenze del guidatore, può passare dalla modalità “tradizionale” (il solito specchio) a quella di display dove sono mostrate le immagini riprese da una telecamera ad alta definizione montata sul retro dell’auto.
Il vantaggio principale? La possibilità di avere sempre il massimo della visibilità anche quando sui sedili posteriori siedono passeggeri di taglia XL o se nel bagagliaio abbiamo caricato oggetti ingombranti. Lo “Smart rearview mirror” (così si chiama) è ancora in fase di test, ma potrebbe essere lanciato sul mercato entro l’anno prossimo.