Con il cambiamento climatico in atto e un inverno caldo senza piogge, è esploso il problema dell'inquinamento delle città italiane. Ma che benzina, gasolio e Gpl (gas di petrolio liquefatto) siano inquinanti e complessi da gestire, è un fatto noto. Meno noto è che esiste un idrocarburo più pulito, già disponibile sul mercato e che fa spendere meno della metà per viaggiare.
Si chiama... metano! È lo stesso gas che arriva in quasi tutte le case d’Europa (e Milano è stata la prima città con la rete di distribuzione domestica). Le auto a metano sono una realtà da molti anni. E, oggi, si sono evolute al punto da essere un’ottima scelta di acquisto. Ecco 10 buone ragioni per passare al metano, se avete in mente di cambiare auto o di trasformare la vostra.
1 - Il costo del carburante. In media, percorrere un km a metano costa circa il 65% in meno rispetto alla benzina. Per esempio, un’auto di ultima generazione, con meno di 15 € viaggia per circa 400 km.
2 - L’ecologia. La combustione del metano genera il 20% meno CO2 rispetto alla benzina. È esente da particolato (PM10) e “black carbon” (PM2,5), piombo e idrocarburi policiclici aromatici, con concentrazioni di ossidi di azoto (NOx) inferiori del 72% rispetto a una vettura a benzina e del 95% rispetto a una a gasolio. In pratica, un’auto a metano è già molto oltre i limiti di emissione Euro 6.
In più, l’impronta ecologica della benzina comprende estrazione, raffinazione, trasporto (su camion), stoccaggio in cisterne e inquinamento locale da sversamento (guardate il selciato accanto alle pompe nei distributori). Il metano viene estratto, inserito nei metanodotti e arriva tanto nelle case quanto ai distributori.
Ogni anno, l’Automobile Club Svizzero redige l’Ecomobiliste, un’analisi di tutti i modelli di auto esistenti sul mercato e una classifica che premia i meno inquinanti. Dal 2004 il primo posto della Ecomobiliste era assegnato a un’auto a propulsione ibrida benzina-elettrica. Questo predominio è finito nel 2013, con ben tre auto a metano ai primi posti.
3 - La sicurezza. Il metano non è un gas tossico. La temperatura di autoaccensione della benzina è 250 °C circa, del gasolio 220 °C e del legno 300 °C. Per il metano è invece di 537 °C: significa che è meno infiammabile. Nelle bombole è conservato a una pressione iniziale di 220 bar (che scendono man mano che si utilizza l’auto).
Le auto a metano sono sottoposte agli stessi crash test e prove di incendio delle vetture “normali”. Secondo tutti gli studi, il metano per auto è il carburante più sicuro tra gli idrocarburi: più leggero dell’aria (al contrario del Gpl), in caso di fuoriuscita si disperde molto velocemente.
Le bombole sono collaudate a 300 bar e progettate per resistere a 450 bar. E se volete vedere cosa succede a un’auto a metano quando brucia, guardate questo video.
4 - Si circola anche col blocco del traffico. Trattandosi di veicoli a bassissima emissione, non sono attualmente soggetti a limitazioni del traffico dovute a inquinamento.
5 - Non si pagano le pollution charges, come l’Area C. Nelle città dove esistono zone a traffico limitato (ZTL) in virtù di politiche antinquinamento, il metano può, salvo eccezioni stabilite dal Comune, circolare liberamente senza pagare alcuna tassa.
6 - Si può scegliere l’auto che si vuole. A oggi esistono 26 modelli di auto nuove (di marche diverse) alimentate a benzina e metano, con 128 allestimenti in totale. Si va dai 12.000 € di una Skoda Citygo ai circa 50.000 € di una Mercedes Classe E. Se invece si vuole trasformare una vecchia auto (magari Euro 0) ci sono i kit “after market”, a circa 2.000 €.
7 - Si può fare il pieno a casa. I distributori di metano in Italia sono 1.285 (e aumentano ogni anno). Ma se si vive in una zona con pochi punti di rifornimento, è possibile installare nel garage di casa un compressore domestico che fa il pieno in circa 8 ore (comodo la notte). E si paga il gas utilizzato direttamente in bolletta.
8 - Il motore dura di più. Il metano ha una temperatura di detonazione più bassa della benzina. Il motore è quindi sottoposto a uno stress di utilizzo minore. La benzina, tuttavia, è importante per mantenere lubrificate le parti meccaniche: anche per questo, su tutte le auto a metano è prevista la doppia alimentazione. Quelle di ultima generazione alternano automaticamente iniezioni “miste” di carburante, proprio per assicurare la giusta lubrificazione.
9 - Parcheggi dove vuoi. Il metano non può essere soggetto a limitazioni di parcheggio di nessun tipo (lo sancisce uno speciale decreto ministeriale). Il Gpl, invece, limita l’auto al parcheggio esterno o al primo piano sotterraneo dei garage.
10 - In alcune regioni italiane ci sono incentivi. Si va dall’esenzione totale del bollo (se l’autonomia a metano è superiore di quella a benzina) per alcune regioni, all’esenzione per i primi tre anni (che poi diventa riduzione): prima dell’acquisto è bene informarsi all’ufficio motorizzazione della propria zona.