La guida per capire come verrà eletto il nuovo pontefice, con una serie di curiosità e informazioni storiche sul capo della Chiesa Cattolica e sulla sua elezione.
Come si elegge il Papa
Chiariamolo subito: non si tratta di un gioco online e non vuole essere affatto irriverente. Lo sappiamo tutti che il Papa viene eletto dai Cardinali riuniti in conclave. Quindi, l’ipotesi di un’elezione diretta del pontefice online è davvero molto remota.
L’esperimento Vote for Pope dell’Università di Montréal - già proposto in occasione delle ultime elezioni canadesi, francesi e islandesi - è soltanto una simulazione che ha il duplice scopo di informare il pubblico su come funzionano i principali sistemi elettorali e su come influiscano sui risultati.
Il sistema elettorale dello Stato del Vaticano infatti prevede che ogni elettore, in questo specifico caso i cardinali, voti per un singolo “collega” che viene eletto Papa se ottiene almeno due terzi delle preferenze.
E se cambiassero le regole? Insomma, chi sarebbe il successore del dimissionario Benedetto XVI se si votasse con un sistema a maggioranza relativa con turno unico (come in Messico), a maggioranza assoluta con doppio turno (come in Francia e in Brasile), oppure con voto alternativo (come in Irlanda) o per approvazione (vecchio sistema in uso in Vaticano fino al 1620)? Per scoprirlo basta un clic su uno dei candidati più “papabili” selezionati dal sito, eseguire l’operazione per i quattro sistemi elettorali proposti, e aspettare fino a lunedì prossimo per conoscere il responso.
Fin qui l’attualissimo esperimento scientifico canadese di voto online. C’è, però, già chi esprime le proprie preferenze politiche via web. È il caso degli Stati Uniti, del Regno Unito e dell’Estonia.
Le elezioni elettroniche sono indubbiamente comode ma, come tutti i sistemi informatici collegati in rete, sono a rischio hacker. Forse i vecchi seggi con carta e matita, quelli che siamo abituati a usare da sempre, sono ancora più sicuri del digitale, almeno per ora.
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