I pipistrelli ci possono insegnare molto in quanto a tecniche di volo. Ne sono convinti alcuni ricercatori statunitensi che hanno filmato il volo del Cynopterus brachyotis, detto anche pipistrello della frutta. Le cui piccole ali flessibili gli consentono le evoluzioni più acrobatiche in spazi molto ristretti. Manovre che ora l’aeronautica militare potrebbe replicare, costruendo piccoli velivoli da ricognizione in grado di volare nello stesso modo.
Per capire meglio come le caratteristiche fisiche dei pipistrelli influenzano la loro tecnica di volo, alcuni esemplari di Cynopterus sono stati filmati mentre volavano dentro la galleria del vento, una particolare apparecchiatura che studia l’aerodinamicità dei velivoli.
Si è potuta così conoscere per la prima volta quella che gli scienziati hanno definito l'“impronta” nell’aria, cioè il modo in cui i pipistrelli si muovono in volo. Un’abilità speciale, che deriva non solo dal battito delle ali – molto più ampio e veloce di quello degli insetti o degli uccelli – ma anche dalla loro pelle, in grado di piegarsi per consentire una migliore efficienza in aria, riducendo gli attriti. Le ali rigide, come per esempio quelle degli uccelli, non sono infatti in grado di garantire lo stesso tipo di performance in animali molto piccoli.
Nella foto: il pipistrello nella galleria del vento © Kenneth Breuer Sharon Swartz