Il multimiliardario Richard Branson ha deciso di premere il piede sull’acceleratore e ha inaugurato il primo spazioporto commerciale del mondo. È da cui, infatti, che decolleranno i voli della nuova compagnia aerea Virgin Galactic con destinazioni extraterrestri.
La vecchia “corsa allo spazio” sta vivendo una seconda giovinezza, dopo la fine della guerra fredda. I cinesi ormai la considerano il migliore strumento di propaganda, mentre gli europei la stanno riscoprendo con l’ISS (Stazione Spaziale Internazionale) per ritrovare l’unità perduta. Non stupisce, quindi, che un imprenditore intelligente e astuto come Branson aspiri a diventare il primo privato cittadino a mettere il naso fuori dall’atmosfera terrestre.
In verità, non ci sorprende neppure quest’improvvisa accelerata che ha preso il progetto Virgin Galactic: sembrava ancora in alto mare appena un mese fa. È poi la maxi richiesta di risarcimento da parte di Alan Walton, un altro miliardario che - giunto alla veneranda età di 75 anni - si era stancato d’aspettare ed ha deciso di rinunciare al volo inaugurale che aveva prenotato parecchi anni addietro. Ed ecco che la compagnia aerea è letteralmente rinata: prima la SpaceShip Two ha portato a termine con successo la sua prima tratta con un pilota a bordo ed ora Branson in persona, insieme ai suoi due figli, ha tagliato il nastro dello spazioporto civile “America”, costruito nel New Mexico.
Progettata dall’architetto inglese Norman Foster, l’America è una struttura a dir poco avveniristica, che ricorda vagamente il Millennium Falcon della saga di Star Wars - e quale astronave meglio di questa poteva rappresentare la conquista dello spazio? - e ci sono voluti circa 2 anni per costruirlo. Ha una pista di decollo da record, lunga più di 3 km, che consentirà alla flotta Virgin Galactic di lasciare il nostro pianeta. Gli edifici comprendono, oltre a vari terminal e gates, anche una serie di hangar che ospiteranno un paio di velivoli WhiteKnight Two e SpaceShip Two - per chi non lo sapesse, l’uno serve a portare in orbita l’altro - nonché le strutture per l’addestramento degli astronauti.
Il primo volo commerciale dovrebbe decollare entro il 2013 - salvo imprevisti - ma i biglietti per i 9 posti a bordo sono già tutti prenotati da tempo. Se, però, non volete rinunciare a questo tipo d’esperienza, dovete sapere che per passare soltanto 6 minuti in assenza di gravità dovrete pagare ben 200.000 dollari, versando subito una caparra del 10%. Ceero, non sarà alla portata di tutti, ma per un viaggio da fantascienza anche il prezzo dovrà essere tale.
Tutti gli altri, invece, dovranno attendere Ryanair. (sp)