Molteplici sono stati i motivi che hanno suscitato grande interesse intorno al 3D passivo, quando questo s’è affacciato sul mercato dell’home entertainment: a differenza della precedente tecnologia attiva, il costo degli occhiali è decisamente inferiore e, soprattutto, viene meno la necessità di dispositivi sviluppati ad hoc, diversi da marchio a marchio. Addirittura esistono case produttrici, come Samsung, che da un anno all’altro hanno cambiato il sistema di sincronizzazione delle lenti e, così, i modelli di una generazione non sono più utilizzabili in quella successiva. Si tratta di un vero incubo ad occhi aperti per chi deve scegliere una nuova televisione e non vuole rinunciare alla stereoscopia in salotto; ma non bisogna disperare, perché - notizia dell’ulltima ora - Panasonic, Sony, Samsung e XpanD si sono accordate per creare un paio di occhiali attivi compatibili con tutte le TV più moderne.
Il primo modello, contraddistinto dal marchio Full HD Glasses Initiative, verrà lanciato agli inizi del 2012, supporterà i protocolli di comunicazione sia via IrDA, che via Bluetooth e funzionerà perfino con gli apparecchi realizzati durante il 2011. Chi ha, invece, un prodotto più datato, dovrà prestare particolare attenzione e verificare che ne sia garantita la retrocompatibilità. Invero, le associazioni di consumatori invocavano già da tempo una forma di standardizzazione del settore e la nascita di questa importante alleanza costringerà verosimilmente la concorrenza ad adeguarsi per non compromettere il proprio posizionamento sul mercato. Il prezzo al paio non è stato ancora reso noto, ma certo è che i clienti saranno disposti a spendere qualche euro in più, a patto che i dispositivi acquistati funzionino ovunque e con qualsiasi schermo.
A questo punto, un dubbio sorge spontaneo: se tutti puntano ad unificare gli occhiali stereoscopici, allora si presume che siano convinti che questo sia il futuro, quantomeno a breve termine. E le tanto decantate TV glassesfree? Forse è vero che i pannelli di grandi dimensioni sono difficili da realizzare, probabilmente possono davvero nuocere alla nostra vista ed è legittimo dubitare della loro reale funzionalità, considerato che vanno visti a distanze ben precise ed in posizione frontale; sta di fatto che abbiamo la netta sensazione che anche per quest’anno non potremo ammirarle, salvo clamorose sorprese al prossimo IFA di Berlino.