Con una stampante 3D si può realizzare (quasi) ogni cosa: da oggi, anche un’arma da fuoco in metallo. L’impresa sembrava impossibile, data la complessità dei singoli pezzi, che richiedono una grande precisione, e la necessaria resistenza alle alte pressioni e al calore al momento dell'esplosione. Anche se un’arma in grado di sparare era stata già realizzata (la Liberator), si trattava di uno strumento capace sì di esplodere un colpo, ma con una affidabilità e una precisione molto scarse.
Bang!
In pratica, non si sapeva quanti proiettili, su una decina, sarebbero stati davvero efficaci e con quale probabilità di colpire il bersaglio. O, peggio, di far esplodere la pistola.
L’arma che ha realizzato l’azienda californiana Solid Concepts è invece interamente in metallo. Ed è stata in grado di sparare 50 colpi consecutivi senza un solo inceppamento. L’arma replica con precisione quella in dotazione all’esercito Usa, la celebre Colt M1911. E non è stata realizzata con lo stampaggio di un unico pezzo: 30 diverse sezioni, corrispondenti a quelle normalmente costruite dalla Colt, sono uscite dalle sofisticate stampanti della Solid Concepts, sul funzionamento delle quali l’azienda mantiene il riserbo.
Acciaio a strati
L’operazione dell’azienda americana, che ha regolare licenza per la produzione di armi, era volta a dimostrare che anche l’acciaio stratificato, prodotto dalla stampante 3D, ha prestazioni confrontabili con la produzione tradizionale. Prossimo obiettivo, dichiarato, raggiungere i 500 colpi.