Un nuovo materiale idrofobico promette di superare i limiti di resistenza meccanica e stabilità chimica che finora hanno caratterizzato questo tipo di rivestimenti.
Un gruppo di scienziati dell'Australian National University lo ha ottenuto combinando due polimeri, uno più flessibile e uno più resistente: una sospensione colloidale in poliuretano acrilico e una soluzione in nanoparticelle superidrofobica, tra loro interconnesse come le fitte maglie di due reti da pesca.

Spray. Il risultato è un rivestimento trasparente, antiabrasione e resistente ai raggi UV che può essere spruzzato direttamente sulle superfici da proteggere, e che in futuro potrebbe salvare dall'acqua i cellulari, impedire agli specchi di appannarsi, mantenere i vetri puliti dalla pioggia o impedire al ghiaccio di formarsi sulle ali degli aerei. «L'acqua vi scivola sopra come se fosse su un barbecue bollente», spiegano i ricercatori.
E non finisce qui. «Molti dei rivestimenti funzionali oggi usati sono deboli, ma presto potremmo essere in grado di applicare gli stesse principi usati in questo studio per mettere a punto robuste vernici anticorrosione, autopulenti o oleorepellenti», ha affermato William Wong, tra gli autori dello studio.